"Ulteriori rilasci dalle dighe alpine per salvare il mais"

I laghi lombardi e bresciani sono a secco e presto irrigare potrebbe diventare ancora più difficoltoso, specie quando i canali di irrigazione chiuderanno. Anche per questo, con larghissimo anticipo rispetto alle condizioni ideali di maturazione, in molte campagne, specie nella parte bassa della provincia, in pianura, sono iniziate le operazioni di raccolta del mais da insilato per salvare per quanto possibile la produzione.

"Servono però almeno altri dieci giorni per completare l’irrigazione e consentire di raggiungere l’obiettivo prioritario di questa stagione estremamente critica, ossia salvare il primo raccolto – dice Gladys Lucchelli, direttore dell’Associazione nazionale bonifiche irrigazioni (Anbi) della Lombardia – Occorre attivarsi per realizzare un piano articolato dedicato alle risorse idriche, favorendo e sostenendo la realizzazione dei tanti progetti già presentati: nuovi pozzi e interventi straordinari sui canali per evitare le perdite di percorso; trasformazione delle cave dismesse in bacini di accumulo e laminazione; e non ultimo un grande impegno comune con le aziende agricole per l’efficientamento dei metodi irrigui".

Se non pioverà la situazione diverrà ancora più preoccupante, nonostante l’accordo tra la Regione e i gestori dei bacini idroelettrici, che finora ha consentito l’irrigazione. La richiesta di Anbi, in rappresentanza dei Consorzi di bonifica e di irrigazione lombardi, è di proseguire nei rilasci. In particolare, i Consorzi chiedono che sia garantito il deflusso dalle dighe alpine anche sabato e domenica prossimi, evitando la sospensione delle attività di produzione idroelettrica come accade nei fine settimana.

"Grazie all’intesa sostenuta dalla Giunta lombarda si è potuto contare sulle riserve accumulate negli invasi alpini per produrre energia e per gli usi irrigui ma oggi – conclude il direttore – il timore è che una riduzione negli apporti, con i laghi ormai ai livelli minimi di regolazione, possa seriamente compromettere lo sforzo eccezionale sin qui messo in campo dai Consorzi per sfruttare al meglio l’acqua disponibile".

Mi.Pr.