Truffa dello specchietto, preso 19enne

La vittima ha finto di non avere i soldi e l’ha invitato a seguirlo a casa chiamando invece i carabinieri

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di Sonia Ronconi

I carabinieri di Desio hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un 19enne, con precedenti specifici, responsabile del tentativo di attuare della truffa dello specchietto. La tecnica consiste nel simulare un incidente stradale utilizzando un’autovettura con lo specchietto laterale già preventivamente rotto, avvicinandosi all’auto della vittima prescelta, lanciandole furtivamente un oggetto sul finestrino laterale così da farle intendere che sia avvenuto l’impatto.

È però andato diversamente dal previsto il tentativo di frode ai danni di un 58enne di Desio, che vicino all’ospedale San Gerardo di Monza, dopo esser stato avvicinato dal 19enne che pretendeva un risarcimento immediato per la presunta rottura dello specchietto, accortosi del tentativo di truffa ha pensato di reagire con astuzia davanti all’inganno che stava per subire.

Con la scusa di non aver con sé denaro contante, l’uomo ha riferito al 19enne di doversi tornare a casa a Desio per recuperare i soldi. Nel frattempo però la vittima ha avvertito i Carabinieri, restando in contatto telefonico. Dopo averlo tranquillizzato, i militari gli hanno suggerito di dirigersi verso la caserma. Seguendo le indicazioni dell’operatore della centrale, l’uomo anziché tornare a casa, ha seguito il suggerimento, dove i militari erano già pronti ad intervenire. Quando il 19enne, si è accorto della gazzella dei militari e di essere caduto nella trappola, ha tentato la fuga a bordo della sua auto, ma è stati raggiunto e bloccato.

I carabinieri, oltre a constatare l’assenza di alcun impatto tra le due auto, pur avendo l’auto del 19enne lo specchietto in frantumi, hanno ritrovato all’interno della vettura del giovane, proprio nella portiera del conducente, numerose pile stilo che con ottima probabilità venivano utilizzate come oggetti da lanciare sui finestrini delle auto individuate per simulare l’impatto. Oltre al deferimento per il reato di tentata truffa, al soggetto è stata sequestrata l’autovettura così da contenere il pericolo di analoghe azioni criminali.