"Troppi ragazzini a spasso di notte: fermiamoli"

Bellusco, il sindaco scrive una lettera aperta a famiglie, parrocchie, insegnanti, educatori : "Tremo se vedo 14enni in giro all’alba"

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di Barbara Calderola

"Fanno pipì sui giochi dei bambini, rompono lampioni e cestini della spazzatura. E in via del tutto informale mi hanno riferito anche di atteggiamenti da sbruffoni nei confronti dei coetanei". A Bellusco è “allarme ragazzini“ e il sindaco Mauro Colombo passa al contrattacco. Niente pugno di ferro, ma la richiesta agli adulti "di farsi carico del fenomeno".

È tutto in una lettera aperta che il primo cittadino ha scritto a famiglie, parrocchie, insegnanti, educatori, "a chiunque faccia parte della nostra comunità e abbia a che fare con i minorenni: mamme, papà, zii, nonni - spiega -. Controlli e repressione sono appannaggio delle forze dell’ordine già attive, ma tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. Tremo quando vedo 14enni per strada alle prime luci dell’alba. Io non ho figli, ma chiedo: è giusto?".

Non è questione di moralismo o pregiudizio, "ma solo il desiderio che il divertimento non si trasformi in pericolosi eccessi negativi". Da qui l’invito alle coppie "a passeggiare nei luoghi di ritrovo delle compagnie di giovanissimi, parliamo di 14-17enni. Solo ‘vivendo’ quei posti accanto a loro, gli adolescenti potranno rendersi conto di essere parte di un gruppo più grande".

Parole senza accuse per nessuno, "il mio è un appello a non lasciare degenerare una situazione che può essere ricondotta in un alveo accettabile. Ora siamo in un’area grigia ai margini della legalità e vorrei che tutti contribuissimo a non oltrepassare il confine. È la prima estate senza restrizione dopo due anni difficili, ma Bellusco non può e non deve essere un porto franco".

"Dobbiamo intervenire insieme, servono attenzione, confronto con i propri figli e presenza nei luoghi più a rischio. Abbiamo realizzato posti dove i ragazzi possono incontrarsi, penso al parco delle Rimembranze, non recintato, o al campo da basket aperto la sera, un’alternativa concreta al girovagare. Vorrei che noi ‘over’ ci impegnassimo per spiegare che questi posti sono un bene comune e vanno usati con giudizio".

Sarà lo stesso sindaco a dare il buon esempio: "Credo che coinvolgerò i giovanissimi in un piccolo gesto che abbiamo lanciato da quando imperversa la siccità: la sera bagniamo le piante negli spazi pubblici, recluterò qualche studente per aiutarci". "Solo insieme - conclude Colombo - possiamo fare in modo che l’estate dei nostri giovani sia sicura, serena, di tutti e per tutti".