Troppi lampioni spenti, un cittadino fa la mappa

Il dirigente Umberto Tesoro la consegnerà al sindaco "In pochi giorni ho raccolto oltre 100 segnalazioni"

MONZA

Monza al buio: nasce la prima mappa on line realizzata dai cittadini e in costante evoluzione dove vengono indicati tutti i lampioni spenti in città. L’idea è di Umberto Tesoro, 43 anni, napoletano di nascita ma che da oltre un anno vive a Monza. Nella vita dirigente d’azienda e professore a contratto al Mip del Politecnico di Milano, Tesoro si è stupito del grande numero di lampioni spenti a Monza. Da qui l’idea di dare una mano al Comune e di individuare tutti i lampioni che non funzionano. "Alcuni li ho trovati io, passeggiando la sera per la città. Ma non appena ho aperto il gruppo Facebook ‘Monza al buio’ in pochi giorni ho raccolto oltre 100 segnalazioni". Tesoro ha messo in rete una vera e propria mappa. Basta cliccare per individuare esattamente la via dove il lampione è spento. A Monza il problema dell’illuminazione pubblica non fa differenza tra centro e periferia, ci sono lampioni spenti anche nella centralissima piazza del Municipio, così come nel parcheggio dell’ospedale San Gerardo, a San Rocco, Cederna, Libertà e San Fruttuoso. "Con questo mio lavoro non c’è assolutamente vena polemica. È il lavoro di un cittadino attivo che vuole migliorare la città dove vive".

Un problema, quello dei lampioni, ormai annoso. "Nei prossimi giorni consegnerò ufficialmente il mio lavoro al sindaco Dario Allevi e all’assessore Simone Villa". Tesoro inoltre solleva il problema della presenza in città anche di lampioni talmente vecchi che devono essere sostituiti. "Si tratta dei lampioni a vapore di mercurio". Poi c’è il problema opposto: lampioni accesi in pieno giorno, come quello segnalato sui social in piazza Cambiaghi.

Barbara Apicella