Lissone si consola con la Casa di Comunità: tramontato il sogno di riavere l’ospedale

Via Monsignor Bernasconi, apre il nuovo polo sanitario che avvicina le cure ai più fragili e ai malati cronici. Saranno ospitati anche i servizi sociali e le associazioni del terzo settore

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Tre inaugurazioni sotto l’albero. Nella mattinata di ieri hanno aperto le Case della Comunità a Lissone, a Cesano Maderno e a Limbiate. In tutti e tre i casi presenti Giovanni Pavesi (direttore generale dell’assessorato al Welfare della Regione Lombardia), Marco Trivelli (direttore generale della Asst Brianza) oltre ai sindaci dei tre Comuni. La Casa della Comunità di Lissone si trova in via Monsignor Bernasconi ed è parte integrante del Distretto di Carate Brianza, che si completerà entro i prossimi due anni con le altre due inaugurazioni previste a Besana e a Macherio. Per la città è un cerchio che si chiude: dal sogno di realizzare un ospedale cittadino, mai completamente realizzato, alla possibilità di ospitare questa nuova attività che va a integrare il sistema sanitario lombardo.

"Con l’inaugurazione della Casa della Comunità – ha commentato la sindaca Laura Borella – si persegue l’importante obiettivo di una presa in carico della persona e della sua famiglia e non solo della malattia in senso stretto, il tutto al fine di avere una piena accoglienza del paziente. Le case della comunità sono connotate dall’integrazione dei professionisti della salute e dell’offerta socio-sanitaria, per poter dare una risposta completa ai bisogni delle persone, soprattutto ai soggetti più fragili". "Come amministrazione comunale – ha concluso la sindaca –, abbiamo particolarmente a cuore l’importanza della medicina territoriale e, per questo motivo, la finalità è quella di arricchire il più possibile l’offerta di tale presidio, che comprende già all’interno due cardiologi, uno pneumologo, un geriatra, la psicologia di comunità, l’ambulatorio infermieristico, il progetto Auter di sostegno per l’autismo e altre figure e progettualità in fase di attivazione, quali il progetto Mataxa di sostegno alle problematiche psichiatriche. La Asst Brianza è stata molto disponibile nell’individuare le figure professionali da inserire all’interno della Casa della Comunità tenendo conto delle esigenze del territorio".

Un luogo dove i professionisti della sanità lavorano in stretto contatto con la rete dei Comuni e delle farmacie territoriali. E fondamentale sarà il raccordo che dovrà andarsi a creare con l’area dei servizi sociali dei diversi Comuni e le associazioni del terzo settore presenti sul territorio.