Limbiate-Milano, tram della Comasina: domani addio al Frecciarancio. Pendolari in piazza

Stasera il tram rientrerà in deposito per l’ultima volta, da domani la linea che collega Mombello alla fermata M3 Comasina sarà coperta col bus

Il tram Frecciarancio

Il tram Frecciarancio

Limbiate (Monza e Brianza), 30 settembre 2022 - Ultime corse per il tram Limbiate-Milano. Stasera il "trenino" rientrerà in deposito per l’ultima volta col rischio concreto di non uscire più per molti anni. Da domani la linea che collega Mombello alla fermata M3 Comasina sarà coperta con autobus. Una decisione che ha suscitato molte lamentele da parte dei pendolari soprattutto per i tempi di percorrenza e il rischio code: ancora ieri è stato postato sui social un video che dimostra la situazione quotidiana con una lunga coda di auto ferme sulla Comasina e il tram che le supera e procede spedito fino al capolinea.

Da lunedì i pendolari saranno invece in coda sugli autobus di Atm, aumentando così sia il traffico che l’inquinamento, come sottolineano gli stessi pendolari, che ieri hanno inviato l’ennesima lettera alle istituzioni. Mauro Anzani per il Comitato Utenti trasporto pubblico e Michele Reggiani per il gruppo Facebook "Salviamo il tram della Comasina" puntano il dito: "Ci chiediamo come mai si sia arrivati a questo punto, non facendo nulla e perdendo tempo prezioso, pur sapendo di questa scadenza ma ormai è inutile recriminare sul passato. A noi interessa il futuro della linea a vantaggio degli utenti che la utilizzano ogni giorno".

Per questo, dopo avere riassunto la situazione, puntano ad una soluzione almeno per il futuro. "Dopo ben tre mesi in cui non si è fatto nulla, sembra si sia deciso di prendere in mano la situazione. Ce ne rallegriamo, anche se avremmo preferito che la linea non chiudesse ma fosse stata ben manutenuta in questi ultimi anni. Ci vuole però la collaborazione di tutti sulla falsariga di quanto fatto con successo nel 2012 e nel 2017. Se si è fatto allora, si può fare anche oggi, con le stesse tempistiche di allora". Durissima la posizione della Lega che ieri pomeriggio ha organizzato un presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano a cui viene imputata la maggiore responsabilità, direttamente e tramite la controllata Atm per la chiusura del servizio tram.

"Siamo tornati in piazza, come promesso, per protestare davanti a Palazzo Marino contro la decisione unilaterale del Comune di Milano di chiudere il "Frecciarancio" -dice Andrea Monti, vicecapogruppo regionale della Lega. "Ci avevano accusato di far manifestazioni solo per la campagna elettorale ma noi ritorniamo anche dopo il voto. È una battaglia di civiltà rispetto alle esigenze di tutti quei pendolari che vivono fuori Milano che hanno nel tram una possibilità di collegamento, tra l’altro a impatto zero dal punto di vista ambientale. La decisione di sopprimere questa linea è contestuale alla decisione del Comune di Milano di lasciare fuori dalla città oltre 850 mila lombardi possessori di auto diesel Euro 5 e benzina Euro 2".