
Con la scusa dei divani, gestivano un traffico di droga fra Massa e la Brianza. La Direzione distrettuale antimafia di Genova ha chiesto il giudizio per 6 persone nell’ambito di un’inchiesta su una presunta associazione finalizzata al traffico illecito di droga con base logistica un’azienda che produce divani a Lissone. L’indagine – chiamata “Divani & Sofà” – lo scorso novembre aveva portato a 4 arresti e un obbligo, mentre una sesta era stata indagata in stato di libertà. Tra gli arrestati due fratelli di 36 e 45 anni, ritenuti promotori dell’organizzazione, e il loro padre di 73 anni, finito ai domiciliari, che avrebbe avuto compiti di trasporto dello stupefacente. Il quarto arrestato è un uomo di 58 anni che avrebbe curato stoccaggio e smercio della droga. L’inchiesta, condotta dai carabinieri di Massa Carrara, aveva portato a una misura dell’obbligo di dimora per un 63enne residente in Lombardia. Le indagini avrebbero svelato l’esistenza di un’organizzazione, "impegnata nell’approvvigionamento, anche dall’estero, di ingenti quantitativi di hascisc, marijuana e cocaina, che venivano successivamente smerciati in diverse province d’Italia. L’organizzazione poteva anche "avvalersi, come base logistica, dell’azienda di famiglia", dei due fratelli arrestati, "impegnata nel settore della produzione di divani che permetteva quindi di sfruttare le potenzialità logistiche e di trasporto offerte dell’impresa per muovere o stoccare ingentissimi quantitativi di droga". Erano state arrestate altre 9 persone in flagranza di reato e sequestrati complessivamente 134 chili di hascisc, 673 di marijuana e numerose dosi di cocaina.
Dario Crippa