Torna la voglia di fiori d’arancio dopo le restrizioni della pandemia

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In leggero aumento i matrimoni a Monza nel 2021, rispetto all’anno precedente. Si passa dai 173 nel 2020, a 261. Sono i dati dell’Ufficio statistica del Comune di Monza. Si spiegano con il concretizzarsi delle celebrazioni rimandate nel primo anno di pandemia, ma continua ugualmente il trend generale di calo. Partendo dal 1999 con 561 celebrazioni (di cui 189 con rito civile e 372 con rito religioso) si scende, con il passare degli anni, a 465 nel 2003; sembra che ci sia un segnale di risalita nel 2004 con 480, ma in seguito il calo procede inesorabile, fino ai 283 nel 2010. A nulla vale la piccola fiammata da 317 nel 2016, perché poi la discesa prosegue senza soluzione di continuità. Negli anni sono aumentate le celebrazioni civili, rispetto a quelle religiose. Si passa infatti, dal 33,7% del 1999 al 45,8% nel 2003; per assistere al sorpasso delle celebrazioni in Comune verso quelle in chiesa subito due anni dopo, nel 2005: con il 53,7%, rispetto al 46,3% dei matrimoni religiosi. A seguire, il trend procede a favore delle cerimonie laiche in maniera sempre più schiacciante, attraverso il 60%, 70%, per arrivare al picco dell’84% del totale nel 2020, ma poi scendere nel 2021. La ripresa dei matrimoni religiosi è di quasi 14 punti percentuali, passando dal 15,6% del 2020 al 29,5% del 2021. "Il fenomeno - fa notare Vittorio Rossin, esperto dell’Ufficio statistica del Comune di Monza - è da ricollegare al calo dei matrimoni con almeno un partner straniero". Se dal 1999 la percentuale di matrimoni fra stranieri o misti è salita costantemente dal 7%, fino al 35,8% nel 2020, l’anno scorso sono scesi proprio di quei 14 punti che spiegano l’aumento dei matrimoni in chiesa. C.B.