Torna il corteo storico: sarà dedicato al Parco

La rassegna in costume si concentrerà sul Bosco Bello e le sue leggende. Si parte nel pomeriggio all’Arengario per chiudere in serata con gli acrobati

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di Cristina Bertolini

Ritorna il tradizionale corteo storico ideato da Ghi Meregalli il prossimo 11 giugno, che quest’anno si concentra sul Gran Premio e il centanario dell’autodromo. Infatti la 41 edizione del corteo, ispirato al Bosco Bello nel Parco, si intitola: “Il tempio della velocità nel bosco delle leggende, degli amori e delle streghe”, in occasione dei 100 anni dell’autodromo cittadino. Dove ora sorge il circuito automobilistico un tempo c’era la Selva dei nobili Gavanti.

Perno della manifestazione saranno dunque le leggende legate al Bosco Bello. Parallelamente si snoderà il racconto delle tradizioni legate all’illustre passato di Monza nel Medioevo.

La manifestazione si aprirà alle 16, nella piazza dell’Arengario con animazioni di ispirazione medievale. Fra gli altri saranno protagoniste le antiche herbarie, le farmaciste del tempo, alle prese con la preparazione di intrugli e decotti magici e le merlettaie a lavorare coi fuselli, e ancora uomini in armi e duellanti e altre figure tipiche della nostra tradizione. Ad accompagnare l’animazione, che richiamerà le antiche contrade e vedrà il coinvolgimento degli spettatori, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori lungo le vie del centro. Dalle 21 partirà il corteo da Largo Mazzini, con centinaia di figuranti in costume provenienti da tutta la Brianza e da altre località italiane.

Accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà via Italia, via Vittorio Emanuele, via Lambro fino in piazza Duomo, presentando al pubblico borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni e ancora i contadini e gli artigiani con i loro strumenti dI lavoro, ma anche le figure mitiche legate al Bosco Bello: la Matta Tapina, vestita di stracci colorati con il suo carro cigolante e pieno di cianfrusaglie che spaventava il popolo e poi i folletti del bosco, la Giubiana, la vecchia megera dalle gambe lunghissime e le calze rosse che ogni anno a gennaio viene bruciata in piazza per propiziarsi la buona sorte. Sotto le guglie del Duomo, si esibirà l’arpista Vincenzo Zitello. Cuore della serata la rappresentazione teatrale che narra la romantica e tragica parabola di Rosa de’ Peregalli e Gian Guidotto de’ Lesmi, conosciuti come il Romeo e la Giulietta della Brianza, la cui lapide fino al XVIII secolo ancora era visibile al Bosco Bello. Si chiude sul sagrato con la Compagnia dei Folli. Con trampolieri, saltimbanchi, acrobati e giochi di luce e pirotecnici accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale e dal volo della colomba teodolindea sul pallone aerostatico.