'TikiTok', nella web tv c’è la vera vita dei disabili

L’obiettivo del progetto è inserire le persone all’interno della comunità dando loro una opportunità di aggregazione, sportiva e anche lavorativa

'TikiTok', nella web tv c’è la vera vita dei disabili

'TikiTok', nella web tv c’è la vera vita dei disabili

Desio (Monza) -  Il gioco di parole, che richiama un noto social network, è semplice. Molto più complesso, ma altrettanto affascinante e arricchente, l’obiettivo del progetto e tutto quanto ci sta attorno: riuscire a inserire le persone con disabilità, per davvero, all’interno della comunità locale, dando loro una opportunità: lavorativa, di aggregazione e sportiva. Dall’esperienza della Rete Tiki Taka di Fondazione Comunità di Monza Brianza, nasce ’TikiTok’, un format immaginato per dare piena visibilità alle esperienze di vita dei protagonisti della rete. Come si fa a vivere da soli quando si ha una disabilità? Trovare un lavoro è difficile? Cosa significa dedicare anima e corpo ad una passione sportiva? Questi sono i macro-temi al momento affrontati dalle prime video testimonianze di TikiTok: tematiche che ripercorrono in maniera franca, genuina e diretta quello che la rete TikiTaka-FCMB ha costruito, e alimenta, giorno dopo giorno, ormai da quattro anni.

TikiTok è una sorta di web tv: si compone di singole puntate, pubblicate di volta in volta sul canale YouTube ’TikiTaka Equiliberi di essere’ e sul sito progettotikitaka.com, episodi che mirano ad allargare ancor di più il raggio d’azione della rete, mostrando al di fuori dei classici circuiti lavorativi e istituzionali tutto il bene che è stato fatto. Un progetto perfettamente inserito all’interno della più ampia attività di comunicazione della rete che, da ormai un anno, sta cercando sempre di più di dare vita ad una memoria collettiva, a quello che si potrebbe definire un modello riproducibile in altre comunità: uscire dalla propria comfort zone al fine di creare contaminazioni positive in altri territori e ambiti, spunti che possono giovare ad altre realtà.

«Fondamentale è andare oltre al proprio operato, creando occasioni per confrontarsi e riflettere – spiega Giovanni Vergani, coordinatore del progetto –. Strumenti con cui raccontare il lavoro di rete. Solo così possiamo fare cultura e dare vita a un patrimonio che resti a servizio di tutti. I primi anni ci siamo concentrati prettamente sul tessere le basi di quella che oggi è una vera e propria rete, mettendo in campo progetti, avviando un dialogo continuo con le amministrazioni, i cittadini, gli operatori e le persone con disabilità del territorio. Oggi questa attività continuiamo a farla, arricchita dalla voglia di esportare esperienze di vita ammirevoli". TikiTok persegue questo nobile obiettivo accanto ad altre progettualità: i quaderni di TikiTaka (una collana di approfondimenti in forma scritta circa le buone pratiche adottate nei diversi tavoli tematici di cui si compone la rete), la formazione interna con le comunità di pratiche e le tavole rotonde organizzate online con il coinvolgimento di importanti relatori: una serie di strumenti fruibili a tutti e finalizzati a donare valore alle comunità, sfruttando forme di comunicazione vicine alle persone e ai tempi di oggi.