Tessera sanitaria mai arrivata: impossibile avere il Green pass

L'odissea di un brianzolo, vaccinato, che deve fare i conti con la burocrazia prima che con le nuove regole

L'anelato Green pass

L'anelato Green pass

Monza -  Per il Covid adesso c’è il vaccino. Ma se devi fare i conti con la burocrazia, l’antidoto non è stato ancora inventato. E così capita che un brianzolo non riesce ad ottenere il Green Pass nonostante abbia già ricevuto le due dosi di vaccino. Per lui, insomma, dal 5 agosto nella migliore delle ipotesi niente vita sociale. Il problema, almeno nella sua comprensione, è molto semplice: non ha la Carta regionale dei servizi. Quando è scaduta la precedente, non ha mai ricevuto quella nuova. Da Regione Lombardia assicurano che è stata inviata con largo anticipo (circa quattro mesi prima della scadenza), ma di fatto non è mai arrivata a destinazione. Il problema è che senza Carta regionale dei servizi non è possibile accedere al Fascicolo sanitario, non si può scaricare il Green Pass utilizzando il codice del ministero della Salute (in teoria dovrebbe essere possibile, ma di fatto il sistema dà errore e il numero verde non è raggiungibile: telefonando vi sentirete rispondere che non c’è nessun operatore disponibile). Senza Carta regionale, infine, non si può neanche pensare di cercare come strada alternativa quella dello Spid per avere un’identità digitale.

Non avendo ancora la carta di identità elettronica, al lettore non è rimasto altro da fare che cercare di ottenere un duplicato della tessera. Scoprire a chi rivolgersi, però, è stata un’impresa. Quando è riuscito a capire che si trattava della Asst con l’ufficio di Scelta-revoca del medico, si è illuso. In realtà punto e a capo. Prima di tutto perché all’ufficio si accede solo su appuntamento. E telefonare non serve a nulla: dopo avere ascoltato per diversi minuti l’informativa sulla privacy, si sentono solo suoni incomprensibili e fastidiosi che pongono fine al tentativo. Si può percorrere la strada della mail: ed è proprio così che il lettore ha ricevuto un modulo da compilare.

Tutto a posto? Macché: il desiderio era quello di farsi recapitare la Carta regionale dei servizi non più a casa, dove non l’ha mai ricevuta, bensì sul luogo di lavoro. Oppure di andare a ritirarla in una sede della Asst. Così la vittima della burocrazia ha telefonato al call center della Carta regionale dei servizi: "Il personale si è dimostrato scortese – racconta il lettore –, ma anche impreparato. Dopo un paio di risposte diverse mi ha invitato a scrivere alla Asst Vimercate. Di fatto non più operativa dall’1 gennaio 2021". Il lettore ha provato inutilmente anche con la farmacia, poi si è rassegnato: ad agosto rimarrà a casa in poltrona. Niente vacanze, niente piscina come surrogato. E nemmeno viaggio della speranza a Lourdes. Non resta che sperare in un vaccino contro la burocrazia.