Terrorismo, blitz a Vimercate. Espulso tunisino:"Uccido mia moglie,poi voglio il martirio"

Kamel Ben Hamida, 38 anni, regolare. Era in contatto con l'Isis in Siria. Viveva tra Usmate e Carnate di GUI. BA.

Controlli anti terrorismo (Ansa)

Controlli anti terrorismo (Ansa)

Vimercate, 25 novembre 2015 - «Voglio il martirio». E invece tornerà in Tunisia, su un volo speciale, scortato dagli agenti del Viminale che lo tenevano d’occhio da tempo. E per Kamel Ben Hamida, 38 anni, il regolare permesso di soggiorno timbrato dal commissariato di Ps di Monza non servirà più a nulla. Voleva ammazzare l’ex moglie, per paura che facesse dei suoi figli minorenni dei cristiani. Anelava a mettere in scena un gesto eclatante, parlando apertamente di martirio. E poi, intratteneva rapporti con un altro tunisino, da qualche tempo passato nelle fila dell’Isis, e schierato sul complicato fronte siriano. Progetti, aspirazioni e rapporti che non sono affatto sfuggite all’intelligence che ha ascoltato, anche attraverso intercettazioni, e preso nota.  Da fuori la vita di Kamel era comune, banale, come il suo nome, fra i più diffusi in Tunisia. Residenza a Vimercate, ma senza una casa vera, aveva trovato spazio in un modesto appartamento fra Carnate e Usmate, quando il suo matrimonio, con un’Italiana, era andato in pezzi. I figli erano rimasti con lei. Lui, da solo, frequentava il centro islamico di Monza, in via Ghilini. Ma la sua progressiva svolta verso un’interpretazione sempre più radicale del Corano non era piaciuta ai fedeli e all’imam. Ed era stato messo alla porta. Un segnale d’allarme, anche per la polizia e i servizi, che lo hanno messo sotto osservazione.

Da qui, la scoperta. I suoi rapporti con il foreign-fighter, il combattente tunisino in Siria, e quei discorsi ascoltati ed annotati con precisione dagli agenti. Parole di odio, verso l’Italia, verso l’Occidente. Parole con gli amici, che però avevano già il sapore della propaganda, del proposito covato nel tempo. «Voglio fare un’azione eclatante, voglio il martirio», avrebbe detto. Ma prima, «voglio ammazzare la mia ex moglie, non voglio che i miei figli diventino cristiani». Propositi di vendetta coniugali, motivazioni religiose deviate, frustrazione, e l’elevato pericolo di queste ore, hanno fatto decidere per il blitz. Il 38enne è stato rintracciato proprio fra Vimercate e Usmate e portato via. Oggi pomeriggio un aereo lo porterà a Tunisi, dove sarà consegnato alle autorità locali. Ben Hamida, però, potrebbe anche non essere il solo ad essere stato prelevato e portato negli uffici dei Servizi, per controlli e verifiche, in queste ore, dal territorio della Brianza. Di queste voci, al momento, non si hanno conferme. Esulta il ministro Alfano: «Con questa le espulsioni degli ultimi giorni salgono a sessanta».

di GUI. BA.