Telenovela sulla Fan Zone Nuova udienza lunedì

La Procura si è di nuovo opposta all’ultimo dissequestro dell’area di cantiere. È polemica sul sistema dei gettoni e dei braccialetti per lo streetfood in tilt

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di Marco Galvani

Fan Zone, la telenovela non è ancora finita. Anche se ormai il Gran premio è passato.

La Procura si è nuovamente opposta all’ultimo dissequestro dell’area di cantiere al Roccolo avvenuto giovedì scorso e lunedì è fissata l’udienza davanti al Tribunale del riesame.

"Evidentemente il pubblico ministero contesta la decisione del gip e vuole una decisione che gli dia ragione – il commento dell’avvocato dell’autodromo, Attilio Villa –. Per quanto ci riguarda, abbiamo prodotto un dossier fotografico con cui dimostriamo che l’area del Roccolo è praticamente sgomberata, e ora di lunedì lo sarà in maniera definitiva". Resta comunque il procedimento a carico dei vertici del circuito per le violazioni urbanistiche e paesaggistiche che a metà agosto avevano portato al primo sequestro del cantiere di costruzione del luna park dei motori per il Gran premio di Formula Uno, ma il fine settimana di gara si è chiuso con il record di tifosi. Ma anche con una buone dose di polemiche sui disagi sofferti all’interno dell’autodromo nei giorni del Gp, dalla viabilità al collasso al sistema dei gettoni e dei braccialetti per lo streetfood in tilt. Tanto che l’autodromo ha dovuto fare mea culpa pubblicamente, esprimendo "il proprio rammarico per il disagio di quanti, fra i tantissimi tifosi accorsi all’ultimo Gp d’Italia, sarebbero incappati in taluni inconvenienti. La struttura e le sue persone hanno profuso i migliori sforzi per realizzare un evento che ha superato ogni record di affluenza andando oltre ogni previsione stimata" (anche se avevano annunciato l’arrivo di 350mila mentre la presenza effettiva calcolata sui 3 giorni è stata di 330mila). Corre ai ripari anche la Street Food National League, che gestisce i servizi di food and beverage all’autodromo: a partire dal 20 settembre "rimborseremo tutti i crediti virtuali associati ai braccialetti NFC che, per problemi tecnici, non sono stati utilizzati dagli spettatori del Gran premio che li avevano acquistati".

Comunque "per l’autodromo l’esperienza dei tifosi è un aspetto prioritario e per questo è stata avviata una rigorosa verifica anche con i partner per accertare e approfondire l’origine di eventuali criticità e assumere i conseguenti provvedimenti perché ciò non si ripeta in futuro". Il primo passo, come peraltro espressamente sollecitato dalla prefetta Patrizia Palmisani, è il miglioramento della viabilità proprio all’interno del circuito. Sono anni che i tifosi e gli addetti ai lavori si lamentano.

Ma adesso la scusa della mancanza di fondi non vale più. Dal Governo e dalla Regione sono arrivate risorse sufficienti: la legge di Bilancio ha garantito 20 milioni di euro (5 quest’anno, 15 nel 2023) per sostenere interventi sull’autodromo e ulteriori 5 milioni per ogni anno di contratto fino al 2025 per contribuire a pagare il fee alla Formula Uno. Questi ultimi 5 milioni statali hanno permesso così alla Regione di destinare le risorse già assegnate al circuito non più all’organizzazione del Gran premio, ma agli investimenti. E se inizialmente i milioni erano 5, ora sono saliti a 8. Già da quest’anno e fino al 2025. Per i primi lavori, sottopassi e pista, ne servono 15. Interventi necessari chiesti entro il Gp del 2023 non soltanto dalla F1, ma anche, per ragioni di sicurezza, dalla Prefettura. Il piano iniziale prevedeva l’apertura del cantiere a gennaio e il completamento a metà giugno. Ma le ultime parole del presidente dell’autodromo Giuseppe Redaelli hanno cambiato prospettiva e scenari: rimandato tutto al 2024.