Tangenziale Est, automobilisti in fuga dai pedaggi d’oro: traffico in tilt

Viabilità locale messa a dura prova dalle code dei veicoli che evitano il casello di Agrate a causa dei pesanti rincari

Traffico in  tangenziale

Traffico in tangenziale

Agrate Brianza, 20 marzo 2018 - Gli effetti della “stangatona” di inizio anno alla barriera della tangenziale est di Agrate, 30 centesimi di aumento, 2 euro anziché 1,70 per automobili e moto, già si vedono. Il caro-pedaggio si paga anche in code e intasamenti sulle strade locali, stress e maledizioni. «Dovremmo fare uno studio per capire quanto è aumentato il traffico. Ma l’impressione è che di auto ce ne siano in giro di più», dice Ezio Colombo, sindaco di Agrate Brianza, uno dei paesi più colpiti dai rincari insieme a Concorezzo.

All’uscita per il centro Colleoni le auto sono incolonnate già la mattina quando l’esercito dei pendolari si muove verso Milano. È sempre stato così perché la gente esce prima del casello per evitare il balzello. Ma lo è ancora di più oggi. Le macchine si spargono come l’acqua di un fiume sulle provinciali Monza-Melzo, Monza-Trezzo e Cavenago-Pobbiano e rientrano in tangenziale a Carugate, Brugherio o Cologno dopo l’odiato casello. «Anche la Monza-Trezzo, dopo le Torri Bianche di Vimercate, è invasa da una lunga fila di auto la sera quando chiudono fabbriche e gli uffici. Tanti pendolari anziché dirigersi verso la Tangenziale est vengono verso la mia città e Brugherio», si lamenta Riccardo Borgonovo, primo cittadino di Concorezzo.

La sera e la mattina è un intasamento unico nella Silicon Valley lombarda. Non si salva neppure il pezzo di Monza-Melzo tra Concorezzo ed Agrate, nel quartiere Malcantone. «Il nostro progetto è di sostituire il semaforo con un grande incrocio a rotatoria», racconta Borgonovo. Palliativi, in attesa di capire cosa farà il governatore lombardo Attilio Fontana che in campagna elettorale è andato insieme a una sessantina di Giovani Padani a protestare alla barriera al grido «Stop tasse e rincari: più rispetto per la Brianza!».

Fontana aveva promesso che una volta eletto si sarebbe dato da fare per abbassare il pedaggio o per abolire il casello. Prima delle elezioni anche i sindaci del Vimercatese e del Lecchese avevano manifestato davanti alla barriera. Avevano ricordato che, se i rincari nascono da un decreto del governo di fine anno, la Regione, socio di maggioranza della Serravalle, concessionaria della Tangenziale est, ha buone armi in mano per andare incontro alla domanda di equità avanzata dai pendolari brianzoli. La barriera infatti è l’unica esistente sulla Tangenziale est e pesa soprattutto su di loro.

Il casello, dicono, garantisce un gettito annuo di circa 32 milioni e ogni giorno vi transitano in prevalenza automobilisti della Brianza est. «La barriera è la gallina dalle uova d’oro», ricorda il sindaco Pd di Agrate, il paese della StMicroelectronics, della Star e del centro Colleoni, che da soli muovono più di 10mila persone al giorno: «Con soli 15 anni di pedaggio pagheremmo il prolungamento della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate».

Rialncia la proposta Borgonovo, alla guida della giunta di centrodestra di Concorezzo: «Perché Serravalle, che è una società a controllo pubblico, non investe i soldi per prolungare la MM2 da Cologno Nord a Vimercate? Avrebbe un ritorno economico importante per un investimento produttivo». E ricorda che a fine dicembre è stato firmato un patto tra Regione, Province e Comuni per fare un nuovo studio di fattibilità: «I Comuni interessati dal progetto hanno messo 18mila euro a testa, 100mila la Regione e 50mila il Comune di Milano. Se lo vogliamo tutti possiamo riuscire a portare i binari fino al maggiore polo tecnologico lombardo». Magari sarà la volta buona per portare dopo 40 anni di attesa i binari fino a Vimercate, dove il sindaco grillino, Francesco Sartini, ha ricordato che «l’aumento è una misura che allontana i cittadini della Brianza da Milano».