Tangenti in Brianza, tutti uniti per proteggere il ras

L'ex magistrato, gli avvocati e gli altri: la rete dell'imprenditore arrestato

Guardia di Finanza

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Monza, 24 maggio 2018  - I professionisti della corte dei miracoli al soldo di Giuseppe Malaspina seguono il suo esempio di irriducibile e tengono la bocca chiusa e il posto in carcere. Tranne l’avvocato-ex giudice, che si difende e chiede gli arresti domiciliari. Continuano gli interrogatori dei 30 indagati dalla Procura di Monza, accusati avere aiutato, con operazioni illecite ammantate da una veste di regolarità, il re delle costruzioni calabrese trapiantato in Brianza a mantenere il suo impero immobiliare da 100 milioni di euro fatto di appartamenti, alberghi e un mega maneggio con agriturismo.

«È la mente ideatrice delle condotte truffaldine relative alla sua galassia di società, che amministra personalmente, avvalendosi del contributo di una pletora di professionisti», scrive il gip Federica Centonze nella sua ordinanza di 1000 pagine. Il magistrato ritiene che «la spregiudicatezza» di Malaspina è tale da giungere a commissionare negozi giuridici «azzardati», strumentali «al suo intento criminale», fornendoli di copertura documentale che il suo entourage non esita a definire «fantasiosa» e ad avvalersi di soggetti «ignoranti... sfigati», conferendo loro cariche di copertura.

La linea difensiva degli accusati è quella di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice. Fatta eccezione per Gerardo Perillo, che ha abbandonato la toga del magistrato fallimentare per indossare quella del legale con conoscenze che, secondo il gip, «svilisce asservendole» alle finalità di Malaspina, delle cui dinamiche illecite «ha piena consapevolezza». «Condotte tutte lecite», ha sostenuto invece Perillo nell’interrogatorio di garanzia, prima di chiedere di lasciare la cella per i domiciliari. Sentito per rogatoria da un gip milanese, invece, l’altro avvocato, Fabiola Sclapari, figlia d’arte, accusata di avere predisposto materialmente la documentazione falsa. «Il suo contributo si connota di ulteriore spregiudicatezza - sostiene il gip - nel momento in cui, attraverso un non ancora accertato legame con un dipendente di un ufficio postale, riesce perfino ad alterare lla conformità della data di alcuni documenti».

Procedure illegali che questi professionisti allargano anche ai familiari per aumentare parcelle e compensi: Gerardo Perillo fa collaborare con Malaspina il genero commercialista Antonio Ricchiuto e Fabiola Sclapari non esita a far mettere il fratello Antonio come beneficiario di alcune distrazioni di beni tra le società dell’imprenditore calabrese. C’è poi uno degli esperti finanziari di Malaspina, Roberto Licini, che lo nasconde a casa sua quando il re delle costruzioni si sente braccato dalla Finanza e teme l’arresto, tanto che il fido Perillo gli consiglia di andarsene a Cuba. A cena Licini invita moglie e figli di Malaspina per riunire la famiglia senza destare sospetti. La moglie di Malaspina, Adriana Foti, ai domiciliari, per il gip «è solo formalmente divorziata da Malaspina», per cui riveste ruoli formali in diverse società, soprattutto quelle che fanno da collettore delle risorse distratte da altre società fallite, come il maestoso maneggio di Ornago.