Tallio killer, negative le analisi sui cibi di casa Del Zotto

Il giallo di Nova, le indagini ora si concentrano sulla dispensa dell'abitazione in Friuli dove le tre vittime avevano passato le vacanze

La casa della famiglia Del Zotto

La casa della famiglia Del Zotto

Nova Milanese (Monza Brianza), 23 ottobre 2017 - Tutte negative le analisi sugli alimenti sequestrati nell'abitazione novese di via Fiume dove vive la famiglia Del Zotto. È questa l'indiscrezione delle ultime ore, che fa fare un importante passo avanti agli investigatori per risolvere il terribile rompicapo intitolato "tallio killer" che ha già fatto tre vittime. Gli esiti permettono così di archiviare completamente il fronte brianzolo, facendo concentrare tutti gli sforzi su quello friulano: sotto i riflettori resta il casolare di Santa Marizza di Varmo, in provincia di Udine, dove la famiglia ha trascorso le vacanze estive. E dove, adesso si può dire con ragionevole certezza, è rimasta intossicata dal tallio. Anche qui, durante i numerosi sopralluoghi, i carabinieri hanno portato via diverse provviste, svuotando frigorifero e credenze per fare analizzare gli alimenti in laboratorio. Non ci sono ancora i risultati, anche se dopo il purè di patate fatto in casa (indicato dalla badante, non è stato possibile analizzarlo essendo stato finito) un'altra preparazione domestica è finita nel mirino, una zuppa di farro artigianale, trovata nel congelatore.

Tutti i componenti della famiglia che l'hanno mangiata, in varie quantità, sono poi stati male e sono state trovate nel loro organismo tracce della sostanza assassina. Anche in questo caso, comunque, occorre attendere gli esiti dai laboratori. Gli stessi esiti attesi per il topicida trovato nella soffitta: contiene tallio? Il responso sarà determinante per trovare la strada giusta verso la soluzione del caso. Le bustine rintracciate nell'abitazione friulana sono state spedite a Milano, per analisi accurate. Si attendono ancora anche le relazioni relative alle autopsie sui corpi di Maria Gioia Pittana, di Giovanni Battista e Patrizia Del Zotto. Permetteranno di avere conferma, o meno, sull'ingestione del veleno. Il tossicologo, poi, presente a tutti e tre gli esami, potrà spiegare come ha agito il tallio all'interno degli organismi delle tre vittime. Rimangono in tre, intanto, ricoverati all'ospedale di Desio: Laura Del Zotto, sorella di Patrizia, e la badante Serafina Pogliani, entrambe nel reparto di Neurologia. Ed Enrico Ronchi, marito di Patrizia, in Medicina. Per tutti le condizioni sono stabili. La Procura di Monza ha aperto sul tavolo un fascicolo per omicidio colposo e lesioni, contro ignoti.