Taglia il braccialetto elettronico

Prova a evadere, ma i carabinieri lo catturano di nuovo: perseguitava i genitori per la droga

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di Sonia Ronconi

Taglia il braccialetto elettronico ed evade dai domiciliari: i carabinieri della Compagnia di Desio lo portano in carcere a Monza.

L’uomo, convinto di non essere scoperto, ha fatto perdere le proprie tracce dopo aver rotto il braccialetto elettronico ed essere evaso dagli arresti domiciliari, dove si trovava in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Monza per maltrattamenti, ripetute minacce e richieste di denaro per l’acquisto di stupefacente, nei confronti dei due genitori.

Sul conto del giovane era stata attivata la procedura del “codice rosso”, ovvero l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi ai genitori – persone offese – e ai luoghi abitualmente frequentati da loro e dai congiunti, in violazione dei quali l’indagato aveva scontato un periodo detentivo in carcere al termine del quale era stato sottoposto agli arresti domiciliari con controllo elettronico. Il giovane, nel tentativo di sfuggire dai controlli domiciliari dei carabinieri, si era però liberato del braccialetto lasciandolo all’interno dell’abitazione.

Convinto di avere neutralizzato le frequenti verifiche che vengono eseguite nei confronti di coloro che vengono sottoposti agli arresti domiciliari con dispositivo elettronico.

Queste verifiche, nonostante il dispositivo elettronico emetta degli impulsi in caso di danneggiamento, vengono comunque e in ogni caso effettuati con il controllo visivo da parte delle pattuglie in servizio dell’arma locale.

Scattate le segnalazioni in tutta la provincia, i carabinieri della Compagnia di Desio non hanno perso tempo rintracciando il giovane all’interno della stazione ferroviaria di Lissone da dove, secondo la ricostruzione dei fatti, si stava allontanando per sfuggire ulteriormente alle attività di ricerca che si sarebbero potute complicare fuori dai confini provinciali.

L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato associato nuovamente alla casa circondariale di Monza per evasione e danneggiamento.