Crisi SuperDì e IperDì: salvi 15 negozi

La proprietà ha ceduto una parte dei punti vendita, chiusi da questa estate, a Famila e Italmarket. Salvi 295 lavoratori. Ancora in forse il futuro di altri 17 punti venidta

Una protesta dei dipendenti

Una protesta dei dipendenti

Barlassina (Monza e Brianza), 4 dicembre 2018 - Stavolta è ufficiale ed è annunciato dalla proprietà nell’audizione al ministero dello Sviluppo economico: 15 punti vendita dei marchi Superdì e Iperdì sono stati ceduti, con i loro dipendenti, a due differenti catene di supermercati. Tra questi ci sono anche i punti vendita brianzoli di Barlassina (passato a Famila), Cogliate, Cornate d’Adda e Muggiò (passati a Italmark).

Complessivamente sono coinvolti 295 dipendenti, in cassa integrazione dal 29 settembre, che potranno tornare a lavorare con nuove divise nel giro di qualche settimana. Restano aperte le trattative per altri 17 punti vendita, tra i quali anche Cesano Maderno, che ad oggi non hanno ancora trovato un acquirente. Le firme sarebbero arrivate addirittura in piena notte, appena in tempo per poterne dare notizia all’incontro di Roma di ieri mattina dove, a rappresentare la proprietà di Gca General market c’era anche Marco Franchini.

Davanti al sottosegretario Davide Crippa erano presenti i delegati sindacali di settore, che stanno seguendo la vicenda di questa società, alle prese con una crisi che si trascina da quasi un anno. La soluzione raggiunta nelle ultime ore, che però riguarda meno della metà dei punti vendita in carico alla società (altri sono di ragioni sociali diverse) è la stessa che sembrava a un passo all’inizio di novembre, quando però all’improvviso venne bloccato tutto per l’ipotesi di una cessione complessiva a un unico player nazionale. Sono invece riprese le trattative con le due società seriamente interessate alle acquisizioni fino alla firma. A Italmak, catena fondata dalla famiglia Odolini di Bergamo negli anni Sessanta e presente oggi con 64 punti vendita tra le province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona sono stati ceduti i punti vendita di Stezzano (Bg), Pavia, Treviglio (Bg), Bregnano (Co), Rho (Mi), Cogliate (Mb), Cornate d’Adda (Mb), San Colombano (Mi), Cairate (Va) e Muggiò (Mb) per un totale di 171 dipendenti.

Andranno invece a Famila, catena nazionale attiva dal 1984 con attualmente 220 punti vendita, anche i negozi ex Superdì di Barlassina (Mb), Lomazzo (Co), Robbio (Pv), San Martino Siccomario (Pv) e Novi Ligure (Al) per un totale di 124 dipendenti. «Finalmente qualcosa di concreto in questa lunga ed estenuante vicenda, anche se adesso dobbiamo seguire con molta attenzione i passaggi per l’assorbimento di tutti i dipendenti da parte dei nuovi acquirenti, come previsto», commenta Fabrizio Camponeschi, della Uil TuCs. Per gli altri punti vendita sono attese notizie prima del periodo natalizio.