Strade e marciapiedi fermi Più una scuola fantasma

L’aumento del costo delle materie prime ha messo in ginocchio le Groane. Rescisso un contratto a Limbiate, a Lazzate ritardi per la pista ciclopedonale

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di Gabriele Bassani

Il caso più eclatante è certamente quello della scuola mancata di Limbiate, ma altri appalti importanti come la nuova palestra di Cogliate o la messa in sicurezza di un tratto di strada provinciale a Lazzate, hanno subito ritardi e lievitazione di costi per la difficoltà di reperire materie prime e di rispettare preventivi di spesa elaborati prima che i prezzi iniziassero a salire in maniera esponenziale.

Non è questo l’unico motivo, ma certamente uno tra quelli che hanno portato a Limbiate alla clamorosa decisione di rescindere il contratto d’appalto con l’azienda che avrebbe dovuto costruire la nuova scuola primaria di via Torino. A 6 anni dall’assegnazione dei lavori, quella che avrebbe già dovuto essere una scuola funzionante almeno da 2 anni, è solo uno scheletro in cemento armato.

L’Amministrazione comunale ha provato con diffide e richiami ufficiali, dopo avere peraltro accettato alcune delle maggiori richieste economiche avanzate dall’azienda, specialmente in periodo Covid, ma alla fine ha scelto la via della cancellazione del contratto. "Una scelta sofferta ma necessaria per una vicenda particolarmente complessa", l’ha definita il sindaco Antonio Romeo. Ora però il Comune, mentre dovrà cercare un’azienda disposta a intervenire per completare l’opera, deve anche difendersi in Tribunale da una richiesta di risarcimento danni da parte dell’azienda ricusata. Oltre il danno anche la beffa.

A Cogliate è in corso di completamento la nuova palestra comunale realizzata nell’area della scuola secondaria Dino Buzzati. Il costo totale dell’opera è lievitato più volte. Alla fine del 2021, una variazione di bilancio aveva aggiunto 613mila euro al milione e 200mila euro stanziato in origine e coperto per poco meno del 75% da Regione Lombardia. Tra gli aumenti che hanno inciso di più, quello del legno, di cui peraltro è composta in gran parte la copertura dell’edificio. "Solo per il legno del tetto abbiamo subito un aumento di 150mila euro netti rispetto al preventivo e a questo si aggiungono altri aumenti per i costi dei materiali, per i quali il Governo ha diffuso una tabella di contributi riconosciuti al Comune dove, incredibilmente, il legno non c’è", aveva dichiarato il sindaco Andrea Basilico.

A Lazzate si sono conclusi con notevole ritardo i lavori per la realizzazione dei marciapiedi e la realizzazione della pista ciclopedonale in via Monte Bianco. L’opera prevedeva una spesa di 160mila euro, di cui 100mila finanziati da Regione Lombardia, ai quali l’Amministrazione ha dovuto aggiungere 26mila euro (+16,2%) per il completamento dell’opera. Lo stesso è accaduto per spogliatoi e abbattimento delle barriere architettoniche della palestra della scuola primaria.