Monza, tossicodipendenti e senzatetto al vecchio stadio Sada

Cacciati dalla stazione e da piazza Cambiaghi i disperati hanno messo su casa fuori dal campo bloccato dal lockdown

Biglietteria e dintorni del Sada trasformati in dormitorio dei disperati

Biglietteria e dintorni del Sada trasformati in dormitorio dei disperati

Monza, 15 agosto 2020 - Pusher, tossicodipendenti e senzatetto hanno trovato casa. Sloggiati dalla stazione e da piazza Cambiaghi hanno fatto della biglietteria dello stadio Sada e dell’ingresso secondario del teatro Binario 7 il loro ritrovo. Fino a quando, di prima mattina, non vengono svegliati e allontanati da Gaetano Galbiati, direttore generale della Fiammamonza, che si reca negli uffici della squadra di calcio femminile nello storico stadio monzese. "Non si può andare avanti così, è una situazione che si trascina da mesi - racconta -. Via Guarenti è in mano ai disperati. La mattina sotto la tettoia della biglietteria trovo tossicodipendenti che bivaccano e dormono. Hanno trasformato l’ingresso dello stadio nella loro casa dove abbandonano di tutto: vestiti, coperte, sacchi a pelo, ma anche avanzi di cibo e siringhe".

La situazione è peggiorata a partire dal lockdown: il grande parcheggio davanti allo stadio vuoto per mesi (ma ancora oggi sono molti i lavoratori che sono in modalità smart working) è in balia di spacciatori e disperati. I cancelli dello stadio chiusi con tornei e allenamenti che riprenderanno soltanto a settembre hanno allentato i passaggi e i controlli. «Qui le forze dell’ordine non arrivano, se non per dare qualche multa nei giorni della pulizia della strada. Servono maggiori controlli in divisa e in borghese, anche la sera». 

Galbiati è molto preoccupato: settembre ormai è alle porte con il ritorno di ragazzi e bambini sui campi di calcio. "I pusher si riuniscono vicino al fiume, poi i tossicodipendenti si ritrovano sotto la biglietteria dove si iniettano la dose e abbandonano le siringhe". Ma il problema è anche la sera quando gruppi di ragazzi si riuniscono e bevono fino a tarda notte abbandonando lattine e frantumando le bottiglie di vetro. Poi arrivano i senzatetto che trasformano l’androne in dormitorio. "Vanno via con qualche coperta e si trasferiscono sulle scale dell’ingresso secondario del Binario 7, lasciando davanti allo stadio una discarica. Lasciano gli avanzi di cibo che attirano i topi. Ma anche, cosa peggiore, usano lo spazio anche per i loro bisogni fisiologici. È uno schifo". Il direttore generale della Fiammamonza è molto preoccupato anche per possibili contagi. "Queste persone non sono controllate. Potrebbero essere positive al Covid, o ad altre malattie. In questo momento di emergenza non possiamo permetterci ulteriori focolai".

Nel frattempo a Galbiati non resta che rimboccarsi le maniche e prendere ramazza e scopa e ogni mattina pulire la zona. "Con l’addetto alle pulizie impieghiamo un’ora a pulire. Ogni mattina riempiamo due sacchi con vestiti, lenzuola, lattine, bottiglie di vetro e di plastica. Per non parlare delle siringhe, degli accendini e della strumentazione per prepararsi la dose. Questa zona di Monza, a due passi dal centro, ormai è diventata la terra di nessuno".