Federico Roccio, il cacciatore di stadi in giro per il mondo

La sfida di un cuoco di Limbiate: in 10 anni ha collezionato 486 selfie sugli spalti in 26 Paesi

Federico Roccio in Scozia

Federico Roccio in Scozia

Limbiate (Monza), 3 gennaio 2017 - Prima una ribellione, poi una sfida, adesso anche una lucida follia. Federico Roccio, 28enne di Limbiate, è molto più che un semplice tifoso. Molto più di un ultras. Lui è "Il cacciatore di stadi" (così si intitolerà il suo libro). Un vero collezionista: di impianti. Di emozioni. E di birre da assaggiare. Una storia singolare, e da record, quella di questo simpatico cuoco pazzo per il calcio. Che in dieci anni abbondanti di missione ha messo in fila ben 482 stadi in 26 Paesi del mondo. Il piano, il viaggio, il selfie per la sua pagina Facebook, la partita, il rientro, per programmare la prossima trasferta. Così, all’infinito. A volte da solo. A volte con la sua fidanzata Eleonora (ribattezzata "La Santa").

A volte con il gruppo di amici proclamatisi «Gli scappati di casa». La prima volta, quella che non si scorda mai: "A 3 anni e mezzo - ricorda Federico - andai con mio padre a San Siro per Milan Arau di Champion’s League. Era il 1993, uno scialbo zero a zero". I colori rossoneri però conquistano il ragazzo e nel 2007 scatta la scintilla: il Milan arriva in finale, Federico ha 17 anni e 11 mesi e la voglia matta di andare ad Atene, per la partitissima. "Litigai con mio padre - racconta - lui non voleva, disse che ero ancora minorenne e comandava lui". Atene salta, ma appena Federico spegne 18 candeline scocca la sua rivincita: "Gli dimostro che sono grande, capace e posso muovermi da solo senza problemi: ecco la mia prima trasferta da solo, a Lecce, 14 ore di treno...». É la prima pagina di una lunga storia: «Nella stagione 2009/10 ho visto tutte le partite del Milan in casa e in trasferta - dice, con orgoglio - poi ho iniziato a girare i campi di tutta Italia, anche per partite di serie B e C, poi Svizzera, Francia, Germania".

Federico diventa un "Groundhopper", come si chiamano gli "stratifosi" come lui, soprattutto del Nord Europa, che fanno a gara a visitare più stadi possibile. Una competizione tramite una app e una apposita pagina Facebook, in cui il cuoco brianzolo è leader italiano. "Nel 2012 conosco altri ragazzi con questa passione - spiega - di Limbiate, come me, ma anche di Macherio, Sovico, Albiate, interisti, milanisti, juventini. Formiamo il gruppo ’Gli scappati di casa’ e organizziamo le nostre trasferte". E ogni occasione è buona: c’è un addio al celibato da festeggiare? Ecco l’idea: "La Lituania e relativa partita". Un compleanno? "Tutti insieme a Stoccolma, stadio incluso". E via così, un teatro del calcio dopo l’altro: in Inghilterra, Scozia, Danimarca, Grecia, Cipro...tra nuovi amici, episodi curiosi, qualche rischio e birre da assaggiare. "Il top è la Allianz Arena di Monaco, l’atmosfera più magica quella british, la prossima tappa Berlino e il sogno la Bombonera di Buenos Aires".