Spaccio di droga e banconote false: arrestato 19enne della “Monza Bene”

Nella casa di famiglia nel cuore della città panetti marchiati col logo di Topolina, della moda e del caffè

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di Dario Crippa

C’era anche il panetto con il disegnino sovraimpresso di Topolina. O quello con il marchio (ovviamente contraffatto) della nota casa di moda Gucci. Roba “stilosa”. Giovane, smart.

E poi c’erano il taser, la mazza da baseball, le scacciacani, una macchina per fare il sottovuoto al fine di confezionare lo stupefacente, banconote false e altro ancora. Nel cuore del centro storico. In casa di un insospettabile ragazzo di 19 anni. Studi superiori regolari, ma nessuna occupazione ufficiale. Figlio della “Monza Bene”. E che aveva messo in piedi un’autentica centrale dello spaccio casalinga, ovviamente all’insaputa di mamma e papà (un professionista). A scoprire tutto questo, gli agenti della Questura di polizia di Monza.

Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati connessi alla microcriminalità nel capoluogo cittadino, effettuati dalla Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, nella mattinata di mercoledì gli agenti hanno notato verso le 11 un giovane a bordo di un’Opel Corsa che si aggirava per le vie del centro cittadino.

Gli agenti della Mobile hanno intimato l’alt procedendo al controllo del veicolo. Al volante c’era un ragazzo di 19 anni residente in città.

Il giovane ha iniziato immediatamente a manifestare dei segni insofferenza e nervosismo nei confronti dei poliziotti, che ovviamente hanno voluto vederci chiaro. E hanno trovato occultato nel vano porta oggetti della macchina uno storditore elettrico munito di batteria e pronto all’uso. A quel punto la perquisizione domiciliare nell’abitazione del ragazzo è diventata d’obbligo. E ha dato esiti clamorosi: 600 grammi di hascisc suddivisi in panetti da 100 grammi l’uno, confezionati e personalizzati con il marchio di una nota marca di moda, Gucci appunto, oppure ciol disegno di Topolina o altri panetti stilizzati con etichette raffiguranti un’accattivante tazzina di caffè.

La perquisizione ha però fornito altri esiti importanti agli investigatori: 1.100 euro di banconote false suddivise in tagli da 50 e 20 euro, due riproduzioni di pistole semiautomatiche con cartucce a salve, una mazza da baseball, un bastone telescopico in metallo di colore nero, bilancini elettronici e digitali, una macchina per sottovuoto al fine di confezionare lo stupefacente, oltre a numerose buste in cellophan e alcuni coltelli con le lame sporche di sostanza stupefacente utilizzati per suddividere i panetti di droga. E ancora i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato la somma in contante di oltre 3.200 euro, suddivisa in banconote da 50, 20, 10 e 5 euro, verosimile provento delle illecite attività gestite dal 19enne monzese. Il 19enne è stato ovviamente tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Monza, che ha deciso per lui la misura dell’obbligo di firma, data la sua incensuratezza. Resta ora da chiarire quale fosse la portata del giro di spaccio. E a cosa servissero armi come storditori, mazze da baseball e scacciacani.