Monza, spaccio ai giardini: controllate 56 persone e 21 auto

Nell'ambito dei controlli emessi 2 Daspo urbani, un avviso orale a una truffatrice, mentre uno straniero irregolare, accusato di furto, sarà espulso

Polizia a Monza

Polizia a Monza

Monza, 2 novembre 2022 - Nell’ambito delle attività di prevenzione generale, vigilanza e controllo del territorio svolto dalla questura, al fine di contrastare il fenomeno di spaccio e criminalità diffusa di alcune aree della città di Monza e in particolare dei giardini di via Artigianelli, via Gramsci, corso Milano, del piazzale della stazione e di largo Mazzini, nel pomeriggio di ieri su disposizione del questore della provincia Marco Odorisio, personale della Questura di Monza e della Brianza, assieme a quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e della polizia locale di Monza, ha svolto controlli mirati nelle aree cittadine note per essere luogo di ritrovo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l’attività di controllo sono stati identificati 56 persone e 21 veicoli. 

Nella stessa giornata il questore ha adottato un provvedimento di avviso orale e due Daspo urbani nei confronti di altri due 20enni italiani, predisposti sulla base dell’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine. L'avviso nei confronti di una ragazza di 33 anni, dedita all’uso di sostanza stupefacente, con precedenti per reati contro il patrimonio, per la commissione di truffe on line, nonché per invasione di terreni e edifici, dedita al bivacco e ad accompagnarsi con soggetti senza fissa dimora; i Daspo nei confronti di due ragazzi italiani 20enni, già più volte destinatari di provvedimenti di divieto di bivacco negli spazi pubblici, e nello specifico in piazza Cambiaghi, in violazione del Regolamento di Polizia Urbana di Monza, in quanto in compagnia di altri soggetti, si posizionavano sotto i portici o nelle aree adiacenti la piazza con comportamenti molesti nei confronti degli utilizzatori del luogo pubblico, determinando in tal modo la presenza di giacigli per dormire, oltre che di rifiuti e bottiglie, degrado urbano della piazza e aumento dell’insicurezza percepita dai cittadini. Pertanto, il questore ha disposto per un periodo di sei mesi il divieto di accesso alle zone adiacenti piazza Cambiaghi, nella zona delimitata Cristoforo Colombo, via Enrico Cernuschi, Spalto Piodo e via Azzone Visconti, la cui violazione determinerà la commissione di un reato punito con l’arresto da sei mesi ad un anno.

Sempre nell’ambito dell’intensificazione del controllo del territorio il questore ha disposto il collocamento al CPR di Bari di un cittadino egiziano 33enne gravato da precedenti penali, che dopo essere entrato in Italia con un visto per lavoro subordinato di tipo stagionale della durata di soli 6 mesi nel 2017, a seguito del quale aveva ottenuto il permesso di soggiorno, che tuttavia non poteva essere ulteriormente rinnovato. Il cittadino egiziano, pertanto, avrebbe dovuto lasciare il territorio nazionale, ma vi si è trattenuto illegalmente.  Nel 2019 aveva presentato una nuova istanza di permesso di soggiorno per lavoro subordinato, che era stata rigettata dichiarandola irricevibile, in quanto lo straniero non aveva richiesto il prescritto visto per entrare in Italia come lavoratore subordinato. Il 18 ottobre era stato denunciato a piede libero in quanto si era introdotto abusivamente nell’abitazione di un connazionale, forzando la porta d'ingresso e danneggiandola. Sentito telefonicamente il proprietario dell'appartamento, questi dichiarava di avergli fornito ospitalità nel proprio alloggio, ma che lo stesso si era introdotto abusivamente in casa per ben due volte negli ultimi giorni, motivo per cui avrebbe sporto denuncia, in quanto aveva riscontrato il danneggiamento della cappa del forno della cucina e di furto della somma di euro 850 euro che custodiva sotto il cuscino del proprio letto.

Invitato a presentarsi all’Ufficio Immigrazione della Questura dove veniva riscontrata la sua irregolarità sul territorio nazionale, il questore Marco Odorisio ne ha disposto il trattenimento al CPR di Bari. Qui, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, lo straniero sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.