Spaccio ai domiciliari col malloppo nel freezer

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Era agli arresti domiciliari ma, infischiandosene, ha continuato con la propria attività illecita. Accogliendo i clienti a casa. Dove nascondeva la droga e l’intero incasso, ben custodito nel freezer. Adesso, però, “al fresco” è il protagonista della vicenda: un 30enne italiano, già conosciuto dalle forze dell’ordine come un habitué dello spaccio. E di nuovo colto in flagrante dai carabinieri della stazione di Limbiate. I militari sono intervenuti nel corso dei normali giri di controllo per tenere sott’occhio i personaggi ai domiciliari. Giunti davanti a casa del 30enne, i carabinieri hanno iniziato a insospettirsi quando l’uomo, accortosi della loro presenza, ha tardato ad aprire la porta d’ingresso accampando scuse banali. A quel punto il controllo veniva esteso anche nella parte retrostante dell’abitazione, cogliendo l’uomo nell’attimo in cui tentava di disfarsi di uno zaino, lanciandolo nel giardino attraverso la finestra del bagno. All’interno dello zaino sono stati trovati 41 grammi di cocaina e 1,6 chili di hascisc. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di trovare il resto: 1,8 grammi di cocaina, vario materiale da taglio e di confezionamento dello stupefacente e ben 7.300 euro in contanti, ritenuti probabile provento dell’attività illecita, trovati in parte all’interno della camera da letto e in parte (circa 5mila) all’interno di buste in cellophane ingegnosamente custodite nel freezer.

Ale.Cri.