Solaro, Electrolux investe ancora ma 160 sono a rischio tagli

La multinazionale svedese mette 56 milioni per lo stabilimento brianzolo ma potrebbe dichiarare gli esuberi per il previsto calo della produzione

Sono 700 i dipendenti Electrolux

Sono 700 i dipendenti Electrolux

Solaro, 7 novembre 2019 - Electrolux continua ad investire anche sullo stabilimento di Solaro, ma il calo della produzione rischia di generare nei prossimi mesi fino a 160 esuberi. Ci sono 56 milioni di euro che la multinazionale svedese degli elettrodomestici ha deciso di impegnare per la riqualificazione dello stabilimento di lavastoviglie di Corso Europa, ma se entro fine anno non venissero rinnovati gli attuali ammortizzatori sociali, c’è il rischio concreto che dal 2020 l’azienda possa dichiarare 160 esuberi. 

«Ad oggi non c’è alcuna dichiarazione in questo senso, va sottolineato, ma i numeri purtroppo parlano chiaro, dice Vittorio Sarti, segretario generale Uilm di Milano e Monza e Brianza, presente all’incontro di ieri mattina al Ministero del Lavoro: «I volumi di produzione sono previsti a 550.000 pezzi nel 2020 e si ipotizza possano salire molto gradualmente a 610.000 nel 2021. Siamo molto lontani dai 750.000 pezzi previsti dal piano del 2014. La traduzione, in termini occupazionali è di 160 posti in meno rispetto agli attuali lavoratori, che sono oggi meno di 800. Naturalmente noi faremo di tutto per salvaguardare il livello occupazionale, perché non ci possiamo permettere ulteriori perdite di posti di lavoro in quest’area, già fortemente colpita da diverse crisi aziendali». Attualmente, nello stabilimento di Solaro, è in vigore il contratto di solidarietà, con la riduzione dell’orario di lavoro a 6 ore e una serie di chiusure collettive programmate nel corso dell’anno. Una condizione che permane da circa 7 anni e che era stata sospesa dopo la metà di febbraio, con il ritorno al lavoro a tempo pieno, salutato con soddisfazione da lavoratori e sindacati, salvo poi incassare la delusione solo qualche settimana più tardi con il clamoroso dietrofront con cui l’azienda aveva ripristinato l’orario ridotto.  In quello stesso periodo si sono anche registrate numerose uscite volontarie dalla fabbrica, agevolate anche da sostanziosi incentivi economici. Ma tutto questo, al momento, non pare essere ancora sufficiente per allineare il numero di dipendenti alla produzione attesa.  - si legge nella nota diramata dalla Uilm nazionale - chiediamo una proroga degli ammortizzatori sociali sulla base della normativa che, un anno fa su nostra richiesta, ha modificato il famigerato Jobs Act, consentendo di derogare ai termini draconiani inizialmente previsti per la concessione della cassa integrazione e della solidarietà».

Gli investimenti complessivi di Electrolux in Italia, pari a 97,5 milioni di euro nel 2019, passeranno a 107,2 milioni nel 2020, cifra senza precedenti nel nostro Paese, e 99,3 milioni nel 2021.