Solaro, apre il BarAcca: il locale inclusivo gestito da disabili

Parte all’ex scuola Regina Elena un ambizioso progetto di inserimento sociale di persone con disabilità

L’inaugurazione del BarAcca

L’inaugurazione del BarAcca

Solaro (Monza Brianza) - È stato inaugurato  il "BarAcca", nuovo bar sociale inserito all’interno del Polo di Comunità di Solaro, che ospita nell’ex scuola Regina Elena la nuova biblioteca, i servizi Informagiovani e Informagenitori e numerose sedi di associazioni. Da oggi qui sarà possibile anche gustarsi un caffè o un aperitivo contribuendo ad un progetto di inserimento sociale di persone con disabilità.

Il bar sociale “BarAcca“ è il risultato di una coprogettazione del Comune di Solaro col Consorzio SiR e le cooperative Stripes e Arca di Noè. Quest’ultima, che da anni lavora sul territorio di Milano e provincia favorendo l’inserimento lavorativo di persone con vulnerabilità, si occuperà della gestione del bar. È la stessa cooperativa che gestisce Extrachiosco a Solaro e altri bar sociali a Bollate e Rho, oltre alla Trattoria solidale Cascina Bellaria di Milano, nel Parco di Trenno, che ha anche un ostello.

"La Cooperativa Arca di Noè al momento ha 110 dipendenti, di cui 45 con disabilità – spiega il direttore Roberto Moroni –. Gli operatori si alternano nelle nostre diverse sedi operative, a seconda delle esigenze e dell’organizzazione del lavoro".

“BarAcca“ è un'esperienza nata dal coinvolgimento di diverse realtà e il nome stesso evoca svariate interpretazioni, anche se un’ispirazione devono averla data anche i locali che lo ospitano, in quella che, quando qui c’era una scuola, era l’aula dedicata a Francesco Baracca, aviatore ed eroe della prima guerra mondiale.

L’idea della realizzazione di un bar sociale è stata approfondita e sviluppata all’interno del progetto “Tessiamo reti, generiamo valore!“, nato nell’ambito di Terzo Tempo, tavolo di lavoro attivo nell’Ambito territoriale di Garbagnate Milanese per promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

All’inaugurazione era presente anche Marco Colabraro, presidente di Arca di Noè. "Crediamo che aprire un bar sociale frutto di una coprogettazione sia un’opportunità appassionante che permetterà, oltre agli inserimenti lavorativi di persone fragili, anche lo sviluppo di comunità – ha spiegato –. Il nostro traguardo è riuscire a dare alle persone svantaggiate che lavorano con noi autonomia e qualità professionale, puntiamo ad accrescere continuamente le capacità e l’esperienza offrendo al pubblico servizi di qualità".

La sindaca Nilde Moretti ha sottolineato: "Questi spazi sono stati riqualificati in un impegno istituzionale durato per ben tre Amministrazioni, sin dagli albori della progettazione abbiamo pensato potesse essere un riferimento per la cultura, la società, l’associazionismo e crediamo che ciò rappresenti un valore aggiunto assoluto per lo sviluppo della nostra comunità".