Sgombero Boccaccio, decisione al Riesame

Dopo il “no” a Monza, la Procura ha presentato ricorso per l’area in via Timavo, intanto gli antagonisti indicono un’assemblea pubblica

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Il Boccaccio attende la decisione del Tribunale del Riesame di Monza sul sequestro dell’area di via Timavo e intanto indice una serata di autofinanziamento e un’assemblea pubblica. A chiedere di mettere i sigilli è stata la Procura di Monza che, dopo l’esposto presentato dai proprietari dell’area, ha aperto un fascicolo penale per invasione di terreno o edificio e anche per furto di energia elettrica per i presunti allacciamenti abusivi, con quattro rappresentanti del Foa Boccaccio iscritti nel registro degli indagati. La gip monzese Silvia Pansini ha risposto picche alla richiesta di sequestro preventivo presentata dal pm Alessandro Pepè sostenendo sostanzialmente che non ve ne sono i presupposti in quanto lo stesso risultato potrebbe essere ottenuto con uno sgombero da parte delle forze dell’ordine come si fa con qualsiasi suolo o edificio abusivamente occupato.

Ma la Procura non è d’accordo ed è ricorsa al giudizio dei giudici del Riesame monzese, che si sono riuniti martedì in udienza e si sono riservati di decidere. "L’esito di questa decisione potrebbe accelerare il processo di uno sgombero - fa sapere il Foa Boccaccio - Se da una parte questa situazione è derivante da un’esplicita volontà della proprietà di via Timavo di provare a mettere a profitto l’area proprio ora, dopo decenni di abbandono, dall’altra è evidente come l’attuale Giunta Pilotto stia dando legittimazione politica a operazioni simili. Ne è testimonianza la solerzia con cui l’assessore alla sicurezza Moccia ha disposto un sistematico controllo del quartiere da parte delle forze dell’ordine durante gli eventi da noi organizzati: posti di blocco in ogni via adiacente e assidua presenza della Digos con decine di giovani identificati nonostante le attività si svolgano nelle stesse modalità da vent’anni".

Secondo i rappresentanti del Foa Boccaccio "le risposte per affrontare la situazione vanno trovate collettivamente". Per questo il 10 dicembre si terrà Insorgender, serata di autofinanziamento dell’Assemblea di Monza e Brianza e il 13 dicembre un’assemblea pubblica con l’invito a portare le proprie riflessioni.

S.T.