Seveso: ventidue morti alla casa di riposo

Il triste bilancio della Rsa Padre Masciadri dove su 43 ospiti attualmente ci sono 10 positivi

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di Sonia Ronconi

Ventidue morti alla casa di riposo Padre Masciadri. Attualmente dei 43 anziani ospitati nella casa di riposo della Congregazione Suore Infermiere di San Carlo, i positivi al Covid-19 sono dieci. A darne notizia è stata l’Amministrazione comunale dopo essere stata informata direttamente dalla Residenza Sanitaria Assistenziale di via Giovanni Fantoni dove nelle ultime settimane 22 persone sono decedute anche per Coronavirus associato ad altre patologie. Il computo – assomma ospiti e pazienti deceduti nella struttura con i ricoverati nei vari ospedali della zona e si riferisce sia ai residenti nel Comune di Seveso che ai non residenti.Attualmente, dei 43 anziani ospitati nella casa di riposo della Congregazione Suore Infermiere di San Carlo, i positivi al Covid-19 sono 10 (tutti in buone condizioni di salute), mentre 22 sono guariti. Altri 6 pazienti sono ancora ricoverati nei reparti di cura subacuta per terminare il percorso in attesa della negativizzazione per poi rientrare in struttura.

"Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari degli ospiti della casa di riposo che non ce l’hanno fatta a sconfiggere questo maledetto Coronavirus - spiega il sindaco Luca Allievi -. Il nuovo anno si apre però con le rassicurazioni ricevute riguardo al fatto che i residenti nella struttura contagiati si sono in maggioranza negativizzati o sono ancora positivi ma comunque asintomatici o paucisintomatici. Nonostante il periodo festivo gli operatori della Rsa stanno continuando a mantenere attenzione sulle procedure previste dall’Ats in questo genere di situazione, sia per quanto riguarda gli ospiti sia per quanto riguarda il personale. La responsabile della casa di riposo, Madre Anna Maria Gobbo, e la responsabile medico Federica Pallavicini, stanno garantendo non solo il rispetto delle regole sanitarie in vigore, ma stanno profondendo quell’amore, quella misericordia, quello spirito di fiducia che non possono mai mancare soprattutto in momenti difficili come questo in ogni comunità. Assieme a loro e al personale della struttura, attendiamo con speranza di poter rivedere i nostri cari anziani abbracciati ai loro familiari".