Seveso, via i tralicci dall’Altopiano: ora c’è l’accordo

I tecnici di Terna hanno incontrato i sindaci: a settembre la firma della convenzione. Sul tavolo espropri e programma dei lavori

Tralicci all'Alotpiano

Tralicci all'Alotpiano

Seveso (Monza), 11 agosto 2020 -  Addio all’elettrodotto. In un incontro tra la società Terna e i Comuni di Seveso, Cesano Maderno e Barlassina si sono definite le modalità dello spostamente dei tre tralicci dell’Altopiano. Terna ha spiegato che dopo la firma che avverrà il mese di settembre con i tre sindaci interessati, partirà il dialogo con le decine di proprietari dei terreni interessati dallo spostamento per valutare accordi bonari. I tralicci saranno installati all’esterno dell’abitato dell’Altopiano. I lavori veri e propri partiranno tra due anni: in questi mesi bisognerà provvedere a tutta la lunga fase preliminare, dalle ispezioni allo spostamento delle eventuali interferenze. Nel frattempo l’area sarà inserita nel Parco delle Groane.

È uno dei temi che più si sono trascinati nella storia della città e una delle priorità indicate dal sindaco Luca Allievi, nell’estate 2018, al momento del suo insediamento come sindaco di Seveso. Lo spostamento dei tralicci della corrente elettrica nel quartiere dell’Altopiano può diventare finalmente realtà grazie all’approvazione in commissione Bilancio del Senato, su proposta dell’onorevole Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, di un emendamento da 3,7 milioni di euro sul bilancio 2022, quando di fatto i lavori veri e propri potranno iniziare.

La presenza di tre tralicci così grossi lungo la linea Bovisio-Cislago ha sempre destato preoccupazioni per la salute degli abitanti e di chi lavora nella località sevesina. Difatti lo spostamento dell’elettrodotto all’Altopiano era uno dei temi forti del programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale, che appena si è insedia ha attivato i contatti coi parlamentari del territorio per arrivare a una soluzione. Un impegno che è proseguito nel solco del lavoro portato avanti per anni dal Comitato Risanamento Elettrodotti e in particolare dall’ex consigliere comunale, il compianto Bruno Zoggia. Correva l’anno 2001 e i cittadini dell’Altopiano iniziavano a manifestare timori per la loro salute a causa della presenza di quei cavi e di quei tralicci. "Ora mettiamo la parola fine", aveva commentato il senatore Massimiliano Romeo subito dopo l’approvazione dell’emendamento alla manovra di bilancio che ha sbloccato i fondi necessari per aprire l’impegnativo cantiere.