Seveso, la tradizione del 'Dan Daran Dan': un successo per l'antica festa

Oltre 200 bambini insieme ai genitori hanno bussato alle case del quartiere San Pietro, oggi, domenica 1 gennaio 2023

"Dan Daran Dan" a Seveso

"Dan Daran Dan" a Seveso

Seveso, 1 gennaio 2023 -  Anche l'1 gennaio 2023 è arrivato puntuale, come negli ultimi 400 anni il "Dan Daran Dan". La festa più antica della Brianza che è rinnovata sempre dai piccini, anche se hanno trovato una giornata uggiosa è sempre festa per la kermesse tutta sevesina.

Questa mattina, come da tradizione, che si perde nella notte dei tempi, nella frazione di San Pietro, precisamente davanti all'ex Seminario, alle 9.45 è partita l'allegra comitiva di circa 200 tra bambini di ogni età e un centinaio di adulti. Coperti fino ai denti con scarponi dopo sci, cappelli guanti e giacche a vento e l'immancabile zaino sono andati a suonare a tutti i campanelli della frazione. L'allegra brigata ha visto dinnanzi all'allegra processione i due Fra' Giuann, impersonati da decenni da Fausto Ravelli e Antonio Botton, con tanto di barba bianca e la tonaca del mitico frate domenicano e il bandino di San Pietro comodamente sistemato su un carro e trainato da un trattore, il tutto offerto , come sempre dalla ditta Bellingeri. Il grido augurale è accompagnato da scampanellate e molteplici schiamazzi e da un ritornello che si tramanda da secoli.

Da secoli il festoso disturbo "Dan Daran Dan ghè chi el Giuàn" si interrompe quando dalla finestra, dal balcone o dalla porta di casa arrivano caramelle, dolci, monetine. La tradizione sembrerebbe derivare da Frate Giovanni che percorreva le strade del villaggio di San Pietro Martire per raccogliere la questua, da dare ai poveri e gli ammalati. Come da tradizione il corteo ha invaso le vie della frazione di San Pietro, svegliando anche chi ha festeggiato, facendo le ore piccole al veglione di San Silvestro. E, puntualmente per la gioia di bimbi e adulti (un tempo in prima fila) dalle finestre sono volati dolciumi di ogni genere e anche monete.

La tappa più lunga è stata, come vuole la tradizione moderna, davanti alla casa di riposo Padre Masciadri in via Fantoni. Come sempre le suore e gli ospiti hanno riempito di leccornie i bimbi di Seveso. L'arrivo in via Adua, davanti al supermercato Carrefour è previsto a mezzogiorno. Oltre alla foto di rito da aggiungere agli innumerevoli annuari, il comitato organizzatore distribuirà a tutti i bimbi intervenuti, un pacco di dolciumi, agendina e uova. Presente anche il sindaco Alessia Borroni e l'assessore alla Cultura Michele Zuliani e il mitico agente della polizia locale di Seveso, Antonio Gramignia, che, da oltre venti anni è sempre presente alla tradizione che si perde nelle brume del tempo.