Servizio civile, una missione tra nonni e studenti difficili

Un anno dedicato alla rete della Brianza prima del lavoro

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di Cristina Bertolini

Assistenza a persone fragili, animazione per gli anziani, supporto a realtà che promuovono l’integrazione di stranieri, disabili e minori in difficoltà, supporto all’inserimento lavorativo di altri giovani. In Brianza servono ragazzi disposti a mettersi in gioco. Ne servono 14: 12 a Monza città per progetti di assistenza agli anziani, supporto allo studio e all’inserimento lavorativo di giovani e 2 a Carate per attività di supporto allo studio. E alla fine dell’anno di esperienza, i giovani volontari avranno l’opportunità di essere accompagnati al mercato del lavoro proprio grazie alle attività di tutoraggio e certificazione delle competenze offerte dai centri per il lavoro della rete di servizio civile di Galdus.

"Da noi i ragazzi vengono da subito coinvolti in un’organizzazione complessa – spiega Maurizio Barella, funzionario di Mestieri Lombardia di Monza –, siamo un’agenzia no profit per il lavoro, nata dalla cooperazione sociale. Perciò aiutiamo chi necessita di trovare lavoro, con particolare attenzione alle fasce deboli e ai giovani al primo lavoro". Chi fa servizio civile in questo settore segue il percorso dal primo colloquio con i candidati, compilazione del curriculum, bilancio delle competenze e accompagnamento alla ricerca attiva. Nel front office si sviluppano capacità relazionale e di ascolto, mentre nel lavoro di segreteria si imparano le procedure di accreditamento, e si acquista familiarità con i portali ministeriali di registrazione e archiviazione, affiancando gli operatori. I candidati ideali? "Universitari o con laurea triennale in discipline socio-umanistiche e che ipotizzino di trovare lavoro nell’ambito delle risorse umane – spiega Barella –. È un volontariato part time (con un rimborso spese) che si concilia con lo studio. Per i neo-maturati l’esperienza può aiutare a individuare il percorso da scegliere. "La mia vice responsabile, laureata in psicologia – l’esempio di Barella – ha fatto il servizio civile da noi e poi è rimasta in azienda e coordina un’unità organizzativa. Per sceglierci, è necessario indicare Mestieri Lombardia".

All’Istituto Preziosissimo sangue di Monza e alla cooperativa In-presa di Carate sono disponibili 2 posti per supporto agli studenti con disturbi di apprendimento: “Studiare insieme funziona“ è il titolo del progetto a cui partecipa In-Presa. Attraverso il sostegno degli studenti con disturbi di apprendimento, bisogni educativi speciali, con disabilità certificata o difficoltà linguistiche e di integrazione, allievi a maggior rischio di esclusione educativa, allievi provenienti da comunità di accoglienza, con vissuti spesso traumatici alle spalle, allievi con biografie formative interrotte o segnate da ripetuti insuccessi scolastici, si vuole prevenire la dispersione scolastica garantendo la continuità educativa e promuovere la formazione di alunni che si trovano in difficoltà per problemi personali, sociali e culturali.

"Spesso le famiglie non possono seguire i ragazzi, per mancanza di tempo e competenze diverse – fa notare Chiara Frigeni, responsabile di In-Presa –, la possibilità di un supporto pomeridiano gratuito, da giovani poco più grandi e quindi con linguaggio e approccio vicino ai ragazzi è una buona opportunità. Per i potenziali volontari, il progetto offre la possibilità di affiancare gli insegnanti su ragazzi per la gestione dei problemi specifici dell’apprendimento, con tutor preparati".