Seregno, il panino 'Terun'? "Omaggio al Sud"

Dopo le polemiche, l'intervista a uno dei titolari del locale. Solo prodotti doc e poi "noi siamo tre soci tutti d’origine meridionale"

Due cuochi membri dello staff con il panino Terun

Due cuochi membri dello staff con il panino Terun

Muggiò (Monza Brianza), 12 febbraio 2019 - Dopo la bufera di polemiche riguardo il panino “terun” creato dalla catena di ristornati “Pane e Trita”, i proprietari dei locali brianzoli hanno voluto rimarcare che l’iniziativa è stata fatta proprio per pubblicizzare i sapori del Sud. Dopo le critiche di Francesco Borrelli, consigliere regionale in Campania, il leghista Andrea Monti, consigliere in Regione Lombardia, ha proposta la candidatura del panino al premio “Rosa Camuna”. Tra attacchi e sostegno, Ruggero Pabel, socio e titolare della catena, ha spiegato come sia nata l’idea del panino meridionale e come il ristorante ha reagito a questa vicenda.

Come è nata l’idea di questo panino?

"L’idea nasce per sdrammatizzare l’idea del “terun”. Ormai siamo nel 2019 e ormai certe idee dovrebbero essere superate. Un conto era il periodo del dopoguerra, ma in questo termine ormai non c’è nulla di dispregiativo nei confronti di nessuno. Soprattutto nasce da tre soci che sono un siciliano, un calabrese e un campano. Quindi si parla di tutto tranne che andare ad offendere il Sud Italia. Il panino del “terun” nasce perché i nostri prodotti hanno sempre qualcosa di inerente agli ingredienti con cui vengono farciti. Abbiamo fatto anche il “polentone” mesi fa, ma non l’aveva considerato nessuno come un’offesa. Facendo questo nuovo panino che ha all’interno degli ingredienti del Sud Italia, secondo noi non c’era nome più appropriato se non 'Il Terun'".

Francesco Borrelli, consigliere regionale in Campania, ha criticato molto la vostra scelta, come risponde a queste accuse?

"Probabilmente c’è questo luogo comune nel trovare degli scandali dove non esistono. Ha creato una situazione spiacevole perché da parte nostra è stata una bella cosa. Poi abbiamo avuto anche il supporto di tantissimi meridionali che hanno capito che non vi era nulla di male, anzi era un omaggio al Sud. Però, il signor Borrelli ha scatenato la rabbia di tutta la Campania a livello mediatico e a livello popolare. Venerdì scorso abbiamo ricevuto centinaia di chiamate dal Sud Italia, e soprattutto dalla Campania, che non sono state piacevoli… La cosa buona è stata che dalla nostra parte si è schierato Andrea Monti… dicendo che quello che abbiamo fatto non è nulla di sconvolgente…"

Come risponde alla proposta di Monti di candidare il panino al premio “Rosa Camuna”?

"È logico che ci farebbe piacere. Sarebbe una cosa sicuramente bella, anche perché premia un po’ quello che il nostro intento di arrivare con leggerezza a tematiche più complesse… Siamo entrati ora in un tema politico che non ha senso. In Italia, oggi abbiamo problemi che sono ben più gravi e arrivare a uno scontro politico per un panino nel 2019 sembra veramente pazzesco".

Avete ricevuto critiche dai vostri clienti?

"La cosa buona in tutto questo è stata che i nostri clienti, conoscendoci da quattro anni, hanno capito subito che non vi era nulla di sconvolgente in quello che stavamo facendo. Anzi, abbiamo ricevuto un feedback molto positivo da clienti che per sentito dire conoscevano “Pane e Trita” e per solidarietà sono venuti a provare il panino, mangiando “Il Terun” per sdrammatizzare… Anche sui social i messaggi sono stati positivi".

Dopo questa bufera mediatica, rifareste questo panino?

"Assolutamente si, non c’è nulla di male in quello che abbiamo fatto".