"Senza lavori questo sarà l’ultimo Gp"

L’appello di Sticchi Damiani ad aprire subito i cantieri, il ministro Giorgetti promette la procedura d’urgenza

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di Martino Agostoni

Torna l’incertezza sul futuro del Gran Premio a Monza, per ora è a rischio l’edizione 2023 della gara di Formula Uno ma, senza interventi urgenti sulle strutture dello storico circuito, non è per nulla garantito il proseguo dei rapporti con il “nuovo format“ del Circus dei motori.

È partita una corsa contro il tempo per Tempio della Velocità su cui però il governo è pronto a intervenire assicurando un impegno speciale perché "Monza non si può permettere di saltare il Gp 2023", ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. L’allarme è stato lanciato dal presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, direttamente al ministro Giorgetti, entrambi (nella foto) presenti ieri mattina in autodromo per l’evento elettorale “Monza e Brianza 2030“ organizzato dalla Lega. Un momento di confronto sul futuro del tracciato brianzolo, che proprio quest’anno festeggerà il centenario con un’edizione speciale del Gp a settembre che però rischia anche di essere l’ultima. Perché, ha spiegato Sticchi Damiani, "il mese scorso a Imola ho parlato con Stefano Domenicali (presidente e amministratore di Formula One Group, ndr) e mi ha detto che questo è l’ultimo anno che si fa il Gran Premio a Monza se non viene risolto il problema dei sottopassi: se i lavori di ampliamento non vengono fatti in tempo la gara del 2023 salta". La questione riguarda la necessità di rendere più sicuri e ampi i sottopassi di attraversamento della pista, separando i flussi dei tifosi a piedi dal traffico dei veicoli: nel 2019 nel dopogara l’elevata presenza di spettatori a piedi portò la prefettura a bloccare per motivi di sicurezza la circolazione dei veicoli all’interno dell’area dell’autodromo fino al termine del deflusso. È un problema che va risolto e "questo è un momento cruciale – ha spiegato il presidente di Aci –. Ora ci sono tutte le risorse per fare gli interventi ma manca il tempo. Entro ottobre bisogna iniziare i lavori che devono essere terminati a giugno 2023. Altrimenti il Gp non si fa".

Gli interventi prevedono di tagliare la pista in 5 punti per eseguire gli ampliamento degli attraversamenti pedonali e viabilistici con poi la necessità di richiudere e riasfaltare il tracciato che deve rispettare gli standard richiesti. Per avviare il cantiere a ottobre, quindi ottenere tutte le autorizzazioni per intervenire su strutture storiche nel Parco e poi appaltare i lavori, serve una procedura d’urgenza. Qualcosa di simile al "modello Genova" ma "non esattamente quello – ha risposto Giorgetti –.Bisogna organizzare un intervento speciale e stiamo valutando con Aci per velocizzare l’inter. Si tratta di interventi per la sicurezza di chi frequenta l’autodromo quindi, già con l’ordinamento attuale, possono avere procedure accelerate. Ma bisogna costruire il percorso e motivare tutte le amministrazioni che devono dare i pareri a farlo in modo rapido. Altrimenti, se non si fanno in tempo questi lavori, perdiamo il Gp del 2023".