"Se non lo faccio impazzisco" E tenta di violentarla in ascensore

Arrestato un richiedente asilo originario del Camerun, da tempo molestava le studentesse in biblioteca. Aveva già subito un ammonimento per atti persecutori ai danni di un abitante dello stesso condominio

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di Dario Crippa

"Se non sc..o impazzisco!" aveva detto a una bibliotecaria che aveva molestato appena poche ore prima. E una violenza sessuale su un ascensore ha provato a commetterla il mattino successivo, ai danni di una donna di 38 anni in un palazzo di via Fiume 14, al quartiere San Rocco. La polizia ha arrestato un camerunense. Giovedì, alle 10 circa, gli agenti della Squadra Volante eranio stati chiamati a intervenire in quello stesso reticolo di caseggiati dove poco più di due anni fa si era consumato un delitto, quello del pusher accoltellato da due ragazzini di 14 e 15 anni per una dose di cocaina. A chiamarli era stato un addetto alle pulizie dello stabile che aveva segnalato una violenza sessuale in corso.

I poliziotti, precipitatisi sul posto, avevano sorpreso un camerunense di 33 anni che, entrato all’interno di un ascensore, aveva aggredito una donna italiana di 38 anni iniziando a palpeggiarla nelle parti intime. I poliziotti, una volta bloccato l’aggressore, hanno provveduto a una prima ricostruzione dell’accaduto, anche grazie ai testimoni che avevano assistito al fatto. Ed è emerso come il camerunense fosse un soggetto ben noto. Regolare sul territorio nazionale fino al 22 febbraio scorso, richiedente asilo, era stato destinatario di un provvedimento di Ammonimento per Atti Persecutori, emesso dal Questore il 30 dicembre scorso, a seguito delle segnalazioni di un’altra donna vessata dalle sue condotte predatorie, peraltro residente nello stesso condominio dove si è verificata la violenza sessuale. Inoltre l’uomo, il giorno prima, era stato denunciato a piede libero da una pattuglia della Squadra Volanti, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, commessi in danno ai poliziotti intervenuti alla Biblioteca Civica di San Rocco, su richiesta dalla bibliotecaria che ne aveva lamentato il suo comportamento molesto.

"Da giorni veniva in biblioteca - raccontano dalla biblioteca, un gioiellino in un quartiere difficile -: si presentava alle 9 e passava gran parte della giornata qui. per attaccarsi al Wi-Fi". Ma le cose avevano cominciato a farsi preoccupanti. "Quando vedeva arrivare le studentesse, si avvicinava al loro tavolo. Non parlava bene italiano, solo un po’ di inglese per lo più. Ma ha cominciato a lasciare bigliettini, ad approcciarle in mondo sempre più insistente e aggressivo".

L’altro giorno ha preso di punta una studentessa in particolare. "È venuta a confidarsi con noi, aveva paura. Noi abbiamo provato ad avvisarlo che doveva smetterla". Ma l’escalation è proseguita. "Mercoledì verso l’orario di chiusura, alle 7 di sera, non faceva cenno ad andarsene. E ha detto quella frase, più di una volta: “se non sc... impazzisco”. Una collega si è spaventata, ha chiamato il marito per venirla a prendere, alla fine è stata chiamare la polizia. Anche con loro non c’è stato nulla da fare, si è fatto aggressivo, tanto che gli agenti sono stati costretti a spruzzare lo spray al peperoncino".

"Gli era proprio cambiato lo sguardo" il racconto di chi aveva assistito atterrito alla scena. Alla fine, di forza, il camerunense, era stato fatto uscire. Il mattino dopo, la tentata violenza nei palazzoni popolari di via Fiume 14. Gente in giro disposta a parlare ieri ce n’era poca, al massimo qualche anziano. Quell’uomo era però ben noto, per le sue molestie alle donne. "Tutto vero - conferma a frasi smozzicate un vecchietto - si piazzava sulla collinetta laggiù, forse stava lì anche a dormire e poi…". E poi l’altra mattina, l’uomo ha atteso che una donna di entrasse nell’ascensore e ci si è buttato anche lui. Ma non voleva salire a nessun piano, voleva soddisfare le sue voglie. E ha iniziato a palpeggiarla. Bloccato e arrestato, è ora in carcere. Il Questore ha già attivato l’Ufficio Immigrazione per l’avvio del procedimento relativo al suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.