Monza, lezioni on line per i ragazzi della succursale del Porta

Saltata all’ultimo momento anche la turnazione per l’impossibilità di usare la scala di emergenza per le 13 classi ospitate nella media Bonatti

In tutte le scuole della Brianza misure rigorose contro il coronavirus

In tutte le scuole della Brianza misure rigorose contro il coronavirus

Monza, 15 settembre 2020 -  Riaperte fra mille difficoltà e limitazioni le scuole per 132 mila 800 studenti brianzoli dai 3 ai 18 anni, di cui 25 mila monzesi. Stupore e polemiche attorno al liceo Carlo Porta che ha deciso di far iniziare le lezioni on line per le 13 classi destinate alla succursale nella scuola media Bonatti. La difficile convivenza tra alunni della scuola media e studenti del liceo alloggiati "provvisoriamente" al secondo e terzo piano si trascina da anni. Dopo l’ultimatum del Comune alla Provincia, lo scorso 31 agosto, per liberare il secondo piano, l’ipotesi era andata sulla ex sede Pbs di via Monte Uliveto. Da mesi fervono le trattative e la dirigente non ha mai preso una posizione chiara.

Ma stupisce il dietrofront: "fino a giovedì scorso - raccontano i genitori - sapevamo di poter cominciare in presenza e visto che le aule hanno una capienza massima di 20 studenti eravamo d’accordo che 4 ragazzi, a turno, avrebbero seguito on line a partire da mercoledì 16. Avevamo già il prospetto delle turnazioni, poi venerdì è giunta la nuova comunicazione che non è possibile e quindi tutti online. Ci sono stati stravolti i piani a due giorni dall’inizio della scuola". La dirigente Eliana D’Alo e il suo staff non ci hanno ricevuto. Però nel carteggio con Comune e Provincia datato venerdì 11/9, la preside dice di aver ricevuto solo il giorno prima la comunicazione che il secondo piano della scuola Bonatti è ad uso esclusivo dei ragazzi della scuola media. Quindi l’accesso degli studenti, solo al terzo piano, dovrebbe avvenire dall’ingresso di via Baioni, usando le scale di emergenza esterna. I ragazzi dovrebbero entrare dal vialetto adiacente al campo da basket, che a dire della preside, è sconnesso e una parte di giardino ha i tombini non a livello con la superficie del terreno. Nei mesi invernali la scala potrà essere scivolosa. La soluzione migliore, secondo la dirigente D’Alo, potrebbe essere usare la scala interna, a turno medie e liceo.

"Visto che ciò non è avvenuto - dice - gli spazi di via Poliziano non potranno essere utilizzati, fino a che queste difficoltà non saranno superate". L’assessore all’istruzione Pierfranco Maffè si dice stupito: "altre scuole usano uscite di emergenza per evitare punti di assembramento. Il nostro obiettivo è quello di differenziale gli ingressi. Ci lascia stupiti che per un motivo inesistente vengano penalizzate 13 classi".Intanto il collaudo del nuovo anno procede nelle altre scuole. Al liceo Valentini è stato aperto l’ingresso su via Boccaccio, messo in sicurezza l’edificio dei laboratori su cui si è abbattuto un albero, non ancora rimosso. Nella scuola ex Artigianelli sono stati organizzati i tre ingressi per gli istituti che si dividono gli spazi: Hensemberger, Nanni Valentini e liceo musicale Zucchi. Tutti davanti a scuola con mascherina: "speriamo che poi le possa dare la scuola - dicono alcuni genitori della Bachelet - 5 euro a settimana per tre figli, diventa una spesa".

Gli studenti delle Preziosine hanno trovato il diario della scuola con i loro pensieri del lockdown. Per tutti gli studenti della Provincia il presidente Luca Santambrogio ha inviato il suo saluto di inizio d’anno: "Sappiamo bene che la scuola non è spazi e banchi ma è fatta dei vostri sorrisi, delle vostre emozioni, delle vostre paure e delle vostre fragilità. Siete voi che rendete speciali gli edifici di cui la Provincia ha il compito di prendersi cura. Per questo, abbiamo lavorato tanto, per preparare gli edifici scolastici ad accogliervi, mettendo in sicurezza gli spazi in modo che possiate riprendere le lezioni in sicurezza, consapevoli che non tutto sarà perfetto, ma che insieme possiamo farcela".