Ospedale San Gerardo, gli addetti alle pulizie allo sciopero del camice

Protesta per chiedere la sterilizzazione delle divise

PRESIDIO Un gruppo di lavoratori davanti all’ospedale (Rossi)

PRESIDIO Un gruppo di lavoratori davanti all’ospedale (Rossi)

Monza, 19 aprile 2017 - Entrano nei reparti, nelle stanze dei degenti e nei bagni. Come fanno medici e infermieri. Ma i loro camici, a differenza di quelli di questi ultimi, non vengono lavati e sanificati direttamente in ospedale. Così gli addetti alle pulizie alla fine del loro turno devono farsi un fagottino e portare a casa la divisa utilizzata durante le ore di servizio per «pulirsela nella loro lavatrice domestica con gravi potenziali rischi per la loro salute, e più in generale quella di tutti. Gli addetti lavorano infatti in ambienti esposti ad agenti patogeni. Portando le divise a casa e lavandole a temperature non adeguate alla sanificazione, favoriscono la circolazione di malattie che possono essere anche molto pericolose. Ciò è inaccettabile. Come anche il fatto che non ci sia un’adeguata dotazione di guanti e che spesso debbano usare quelli degli infermieri, oppure che i lavoratori non siano sottoposti a vaccinazioni specifiche come avviene invece per medici e infermieri», spiega Giovanni Cippo del sindacato di Base Cub che ieri era fra sindacalisti alla testa del presidio che per tutta la giornata ha visto gli addetti delle pulizie dell’Ospedale San Gerardo protestare per «le condizioni di lavoro».

«Lo sciopero indetto dal sindacato Flaica Uniti Cub ha registrato un’adesione massiccia. Come prevede la legge, per determinati lavori legati alla salute pubblica, diversi addetti sono stati richiamati in servizio, ma non appena finivano di svolgere le loro mansioni venivano a darci manforte al presidio. Nei servizi di pulizia dell’ospedale San Gerardo sono impiegate 200 persone di cui un centinaio iscritte al Cub», aggiunge Cippo che nel pomeriggio ha incontrato il direttore generale dell’Asst Matteo Stocco. «Abbiamo raccolto le segnalazioni del sindacato - spiega Stocco –. Già nelle prossime ore ci attiveremo per verificare che il servizio e le dotazioni degli addetti siano in linea con quanto previsto dai contratti. Nei 200 controlli che facciamo all’anno avevamo già rilevato alcune questioni sulle quali abbiamo chiesto a chi gestisce il servizio di adeguarsi». L’attività di pulizia è infatti «affidata a Syncron Spa così che, secondo quanto previsto dalle norme in vigore, ha concesso in subappalto il medesimo servizio a Isi Italia Servizi Integrati Spa», spiega una nota della direzione del San Gerardo. Una questione che si somma ad altre rivendicazioni da parte dei lavoratori, fa cui: «La stabilizzazione degli orari e dei turni, la messa a norma dei locali spogliatoio e il riconoscimento delle figure professionali», conludono i sindacalisti.