Schiavi dell’auto 7 pendolari su 10 "Servono mezzi, orari e tecnologia"

Esperti e politici a confronto sulla mobilità in provincia: sotto la lente 2 milioni e 375mila spostamenti l’anno

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di Cristina Bertolini

Negli ultimi 40 anni oltre 600mila persone si sono spostate da Milano ai comuni più decentrati della Brianza e così oggi migliaia di studenti per raggiungere le università milanesi percorrono in media 27 chilometri al giorno, impiegando almeno 90 minuti all’andata e altrettanti al ritorno.

Molti sono i comuni vicini a una stazione, ma sono parecchi anche quelli più isolati, qjuindki non si può ruinunciare all’auto, oppure bisogna prendere più mezzi. Questo lo scenario delineato dal professor Matteo Colleoni, docente del dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università Milano Bicocca, intervenuto ieri al terzo appuntamento di Brianza ReStart, Recovery, dedicato alla mobilità.

Il professore ha spiegato che sono 2 milioni e 375mila all’anno gli spostamenti da e per Monza e Brianza (nelle fasce orarie 7-9 e 18-20) e il 50% i comuni attrattori sono quelli brianzoli, da altri comuni della zona, dal comasco, lecchese e da Milano. Secondo i dati di Regione Lombardia, il 69% dei brianzoli si sposta in auto e in moto, solo l’8% usa gli autobus e il 7,5% il treno. Dei lavoratori, il 78% usa auto o moto privata. L’uso di bus è del 2,9% e il treno l’8,9%. "La soluzione - dice Colleoni - si gioca su politiche territoriali per avvicinare gli studenti all’università (per esempio con alloggi per studenti) e politiche temporali, con accessi più sostenibili, come l’ingresso alle 10. Abbiamo chiesto agli studenti se fossero interessati a frequentare alla sera o al sabato e la risposta è stata positiva".

L’altra possibilità è quella del sistema ibrido tra spostamento fisico e lavoro e studio digitale, come delineato da Mirko Santocono di Fastweb e Sabrina Baggioni di Vodafone. La tecnologia 5G è stata sperimentata a Milano, come ha spiegato Baggioni e verrà portata anche in provincia. "Si parla di pianificazione territoriale - osserva il vicepresidente della Provincia Riccardo Borgonovo - ma parte del Recovery plan verte sull’implementazione del digitale per smart working, telemedicina e telediagnostica. Intanto il Piano urbano della mobilità sostenibile è stato presentato in presidenza e verrà approvato a breve. Contiene le scelte propedeutiche per facilitare il trasporto pubblico. Con l’attuale stato pandemico, da settembre l’ingresso a scuola sarà organizzato in due fasce orarie, resteranno mascherine e distanziamenti. Da incentivare i trasporti pubblici e i treni, soprattutto nella fascia di uscita. Stiamo valutando con le partecipate la riconversione dei rifiuti, non solo in teleriscaldamento, ma anche in idrogeno, come combustibile pulito per i trasporti pubblici, con gli investimenti del Pnrr".