Desio, paura a scuola: bambino di 8 anni scappa dalla finestra

Un alunno affetto da autismo si è ferito leggermente, cadendo dal piano terra

Sono intevenuti gli operatori del 118

Sono intevenuti gli operatori del 118

Desio (Monza Brianza), 1 novembre 2019 - Un grandissimo spavento durato pochi minuti e conclusosi senza gravi conseguenze. Ma anche un campanello d’allarme, che deve far tenere sempre altissima la guardia sulla sorveglianza dei bambini all’interno degli istituti scolastici. Per evitare altre tragedie, come quella recente avvenuta a Milano.

È successo a Desio, dove un piccolo di 8 anni affetto da autismo ha provato la fuga da scuola, uscendo dalla finestra al piano terra. Ferendosi lievemente, prima di essere ripreso. È da poco passato mezzogiorno e Mirko (nome di fantasia) è in classe con tutti i suoi compagni e la maestra, nella scuola primaria di via Dolomiti, alla periferia di Desio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ha anche una insegnante di sostegno, viste le sue difficoltà. A un certo punto, però, riesce in qualche modo a sottrarsi alla vigilanza del personale. Si fionda nel corridoio e da qui si infila dentro una finestra, per cercare di allontanarsi. Il tentativo, a quanto pare, è piuttosto maldestro. Cade e si fa male. Scatta l’allarme.

Immediatamente il personale si mobilita per prenderlo, ma viene contattato anche il 112. Sul posto – visto che si tratta in un luogo molto sensibile come una scuola e un minore di soli 8 anni – si precipitano a sirene spiegate una ambulanza e una automedica. A ruota anche i carabinieri si recano in via Dolomiti per capire con precisione cosa sia successo e tutelare la sicurezza di tutti. Il bambino, per fortuna, non ha ferite particolari. Vengono chiamati subito anche i genitori. Viene trasportato in codice verde presso l’ospedale di via Mazzini, per alcune medicazioni, ma la situazione torna pienamente sotto controllo. Viene quindi riconsegnato alla famiglia. L’episodio, del quale è stata informata ovviamente anche la dirigenza scolastica, si è concluso nel migliore dei modi. Ma riapre un capitolo molto complesso, quello della sorveglianza dei bambini dentro gli ambienti scolastici e ancor più di quei piccoli che hanno delle difficoltà o disabilità di vario tipo e necessitano quindi, in certi casi, di un sostegno e attenzione ancora maggiore.