
Dall’opposizione allo scranno più alto del Municipio e poi di nuovo in minoranza, l’ex sindaco Francesco Sartini mette fine a una parabola durata 12 anni con un mandato entrato nella storia: è stato il primo in Brianza a indossare la fascia tricolore per il Movimento 5 Stelle.
Il consigliere di “Vimercate e buon senso“, l’ultima volta aveva scelto un progetto civico: battuto alle elezioni 2021 dal giovane esponente dem Francesco Cereda che ne ha raccolto il testimone e da Giovanni Sala in corsa per il centrodestra arrivato secondo, ha rassegnato le dimissioni. In una lettera spiega le ragioni del passo indietro: "Gli impegni di lavoro mi impediscono di dedicarmi alla città come vorrei". L’ex primo cittadino ricorda anche la fatica e le battaglie: "Ogni cambiamento causa una resistenza che rallenta il percorso". Parla anche del "sacrifico sopportato dalla famiglia" che "mi ha sempre sostenuto e spinto nel servizio".
"Ho dovuto prendere decisioni difficili, ma in ogni caso i nostri punti fermi sono sempre stati il rispetto delle regole e il bene della nostra comunità". Il riferimento è alla chiusura della piscina per mancanza del certificato antincendio, uno delle scelte più complicate e più osteggiate del suo quinquennio. Che non sarebbe stato facile si era capito subito dopo l’apertura delle urne: Sartini vinse con 30 voti di scarto su Mariasole Mascia, alla testa del cartello di centrosinistra. Il suo gruppo ha sempre fatto quadrato attorno a lui nonostante alcune importanti defezioni, Carlo Amatetti su tutti, e tirato dritto anche quando aveva (quasi) tutti contro come sulla chiusura della strada della Cavallera e sul restyling del vecchio ospedale in cui volle inserire un teatro da 500 posti, congelato nell’ultima versione del restyling targato Pd, che forse vedrà la luce sul serio, a 13 anni dal trasloco di medici, infermieri e reparti a Oreno.
Barbara Calderola