"Sapremo fare bella figura"

La promessa di Berlusconi allo stadio: prenderemo qualche grande campione

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di Marco Galvani

"E adesso, fatto questo exploit, vedremo di farne qualcun altro. Dovremo ben figurare tra le grandi. Pensiamo di avere una buona squadra, se ci capiterà, e credo che succederà, prenderemo qualche grande campione che possa portare la sua esperienza".

Nomi ancora non ne vuole suggerire, nemmeno quando poco dietro arriva un impassibile Mario Balotelli, ma il regalo di Silvio Berlusconi per la promozione del suo Monza è comunque la promessa di una Serie A da protagonista. Al trentesimo successo calcistico, 29 con il Milan e ora con il Monza, Berlusconi è "milanista da quando portavo i pantaloni corti. Il Monza è una cosa nuova, abito qui vicino, ad Arcore, da 50 anni, e quindi diciamo che è la mia seconda squadra". Una squadra che ha scritto la storia. Sua e di una città che da domenica non ha mai smesso di festeggiare. E ieri il grande tributo per le vie della città e allo stadio. Una giornata biancorossa. Iniziata alla Villa Reale con la squadra affacciata dal pullman scoperto a sventolare bandiere. Via Cantore, via Lecco e poi su dal ponte dei Leoni fino a piazza Duomo, dall’Arengario fino all’autodromo’ hanno ‘marciato’ per tutta la città. Gli ultras del Monza, i tifosi dell’ultimo minuto e semplici curiosi.

Una marea biancorossa che ha accompagnato la squadra fino allo stadio per la festa della A. L’intera rosa stretta attorno a mister Giovanni Stroppa per alzare al cielo la coppa. A cornice, sul campo dell’U-Power Stadium i campioncini del settore giovanile. La colonna sonora, i cori della curva Davide Pieri, “Destinazione Paradiso“ diventata il nuovo inno dell’impresa e gli spezzoni delle telecronache a raccontare i gol che hanno portato Monza a un tuffo nella sbornia e nell’euforia della A.