San Gerardo, sì alla trasformazione anche dalla Conferenza Stato-Regioni

Un altro passo avanti per l’ospedale che diventa Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico. Vicino il completamento di un percorso già iniziato nel 2019 e rallentato dalla pandemia

Migration

Ancora un passo avanti per trasformare in Irccs l’ospedale San Gerardo di Monza. La Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole alla trasformazione in Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico del San Gerardo, della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma (Fmbbm) e della Fondazione Tettamanti, che costituiranno un unico ente - la Fondazione San Gerardo dei Tintori di Monza - raggruppando le proprie eccellenze cliniche e di ricerca.

A comunicare il coronamento del percorso sono il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e la vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti: "Un riconoscimento che rende merito a una struttura di eccellenza, punto di riferimento non solo della Brianza, ma di tutta Italia". Il completamento di un percorso che porta a un nuovo Irccs lombardo, pubblico, dopo 40 anni.

Per il cittadino non ci saranno cambiamenti in termini di livelli di assistenza, puntualizzano dalla Regione. Il San Gerardo continuerà ad essere anche in questa nuova veste l’ospedale di riferimento dell’area, con un valore aggiunto legato all’incremento dell’attività di ricerca, già presente, i cui risultati verranno poi trasferiti alla cura dei pazienti.

Il San Gerardo avrà quale area di ricerca la pediatria, confluendo in essa sia le attività svolte dal reparto di pediatria in senso stretto (con particolare riguardo ai tumori del sangue), attualmente gestito dalla Fmbbm, che quelle attuate su bambini e riguardanti altre specialità, quali le malattie rare, i disturbi del metabolismo, le neuroscienze, la neuropsichiatria infantile, la nefrologia, l’ortopedia, l’oculistica, presenti nell’ospedale San Gerardo della Asst di Monza.

Il San Gerardo si aggiunge, nella rete degli Irccs pubblici lombardi, all’Istituto nazionale tumori (Int), al neurologico Besta e al Policlinico di Milano, e al San Matteo di Pavia.

Il riconoscimento completa un percorso iniziato nel 2019 e che aveva dovuto subire un rallentamento a causa della pandemia, poi ripreso nella seconda metà del 2021.