Saggi e prove d’esame di geni futuri I disegni inediti dell’Isia in mostra

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Dagli archivi polverosi della Società umanitaria di Milano spuntano i disegni inediti dell’Isia, in occasione del centenario di fondazione ed è subito mostra: “Con intelligenza siete arrivati. I 100 anni dell’Isia di Monza”. La mostra è ancora aperta fino a mercoledì 30, dalle 10 alle 19. In seguito verrà portata a Monza ai musei civici, dove già sono esposti alcuni lavori degli studenti dell’Isia. Una selezione di una trentina di tavole di quelli ritrovati recentemente negli archivi della Società umanitaria, in una corposa cartellettaportfolio contenente un centinaio di lavori eseguiti dagli studenti della Scuola del mobile e della “Ferronnerie” dell’Isia, durante gli anni della direzione Elio Palazzo, sotto la guida di Giovanni Romano, Angelo Assi, Gino Manara e Giovanni Vergerio. Molti lavori non sono firmati, altri, autografati, sono prove d’esame e presentano timbri dell’Isia e dell’Umanitaria, firma del direttore Palazzo e degli insegnanti in commissione: Raffaele De Grada, Natale Vermi, Ugo Zovetti, Umberto Zimelli, Giovanni Romano, Giovanni Vergerio.

In esposizione disegni a lapis, sfumino, china, acquerello, carboncino, a colori o in bianco e nero riportano agli anni ‘30. Sono esercitazioni di progettazione per abitazioni private alla moda dell’epoca: sala da pranzo e soggiorno, con studi di sedie, poltrone, mobili e armadi, ma anche per esercizi pubblici (come una farmacia), nonché progettazioni per fontane ed elaborati per articoli della liturgia. Quando ancora non si parlava di design, e non esisteva la Triennale, il 12 novembre 1922, a un anno dalla costituzione del Consorzio Autonomo tra Comune di Monza, Comune di Milano e Umanitaria, nella Villa Reale di Monza prendeva vita l’Università delle Arti Decorative, che si trasformò in pochi anni in una specie di Bauhaus italiana. Gli elaborati, con i passaggi grafici dalla prima idea al disegno esecutivo, testimoniano il coordinamento tra i vari momenti dell’apprendimento e della pratica, oltre all’aggiornamento sul piano estetico. "In una sede suggestiva come la Villa Reale - racconta il critico d’arte Alberto Crespi - un gruppo di artisti e maestri illuminati portava avanti un programma didattico all’avanguardia per unire in un’unica prospettiva l’arte, l’artigianato, l’industria e il mercato". I lavori passarono al vaglio della Commissione d’esame nell’anno scolastico 1933-34, composta tra gli altri da Mario Sironi, Cesare Mazzocchi, Achille Funi che scrivevano: "La Sezione del Mobile presenta saggi di tecnica, estetica e buon gusto ragguardevoli".

Cristina Bertolini