Pasquetta, si rinnovano le tradizioni secolari alla Rocchetta

Ogni anno qui viene celebrata la messa del lunedì dell’Angelo

Le celebrazioni religiose alla Rocchetta

Le celebrazioni religiose alla Rocchetta

Cornate d'Adda (Monza e Brianza), 1 aprile 2018 - Pasquetta sull'Adda. Tra centrali elettriche, il naviglio Paderno, la chiesa della Rocchetta e lo Stallazzo. Alla Rocchetta, 23.ima tappa del cammino di Sant’Agostino, ogni anno è tradizione recitare la messa il Lunedì dell’Angelo. Una festa che si perde nella notte dei tempi e che da sempre richiama fedeli da tutti i paesi che guardano l’Adda dalla sponda brianzola e quella bergamasca. Sono giovani, famiglie, sportivi, camminatori, gitanti e visitatori di passaggio. Le celebrazioni religiose prevedono la messa alle 10.30 e nel primo pomeriggio, alle 15.30, il Santo Rosario, con il bacio della Reliquia e con la presenza e la concelebrazione dei sacerdoti della comunità di Cornate, che ha come patrona proprio la Madonna della Rocchetta. «Un tempo - racconta Mandelli - durante la messa, al momento dell’elevazione, venivano sparati tre colpi che si potevano udire anche sulla sponda bergamasca dell’Adda».

Pellegrini e gitanti troveranno quest’anno tutto pulito attorno la chiesa del 1300 costruita sulla sommità di una rocca. Il colle è circondato da una fitta vegetazione, e ogni anno ci sono da tagliare rovi e sterpaglie. «Dieci anni fa - ricorda Mandelli, ribattezzato il cicerone dell’Adda - era impossibile vedere la chiesa, soffocata da una vegetazione incontrollata». L’anno scorso è arrivato l’aiuto prezioso di un nuovo volontario, Giacomo Manenti, anche lui impegnato in questi lavori che richiedono un grande dispendio di forze, dovendo stare appesi con delle funi lungo i pendii del colle. Fatti i 168 gradini, si gode un paesaggio mozzafiato dalla cima del colle: luoghi meravigliosi che hanno fatto innamorare Leonardo Da Vinci, che qui soggiornò e ambientò il dipinto La Vergine delle Rocce. C’è anche la possibilità di visitare il Santuario illuminato da una «luce nuova», «che finalmente – spiega Fiorenzo Mandelli, il custode della Rocchetta - mostra la bellezza del Crocifisso, della statua della Vergine, ma anche delle stanze dei frati, costruite nella roccia». L’installazione è dovuta alla generosità di due elettricisti, Arnaldo Nava e Fabrizio Alfano: «hanno donato non solo la loro competenza e il loro tempo, ma anche tutto il materiale utilizzato, in particolare gli splendidi faretti a led. Grazie a questo intervento il Santuario abbandona un’illuminazione obsoleta e dispendiosa per dotarsi di punti luce nuovi, efficienti e che consumano poca energia.

«La chiesa anno dopo anno ha cambiato volto, pronta a mostrarsi durante la festa di Pasquetta». Anche il punto ristoro dello Stallazzo, l’antica stazione dei cavalli che portavano a Milano le merci trasportate sui barconi dalla Valtellina a Porto d’Adda, sarà aperto a Pasquetta. L’alternativa è il pranzo al sacco, dopo avere passeggiato e pedalato lungo l’alzaia nei luoghi cari a Leonardo. E per chi lunedì resta in città? Può fare un salto al museo Must di Vimercate che resta aperto a Pasquetta. Occupa l’ala destra della principesca Villa Sottocasa: 14 sale distribuiti su due piani.