Rivoluzione del trasporto pubblico Il 2023 sarà l’anno delle gare

A Monza e Brianza sono in vigore 56 linee e 7 diversi contratti di servizio, tutti scaduti da anni e in proroga. Dal 2019 il piano di bacino è in attesa di essere messo in pratica attraverso un maxi bando d’appalto

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di Martino Agostoni

Tutti i mezzi pubblici della grande area milanese che comprende Monza e Brianza, ma anche Lodi e Pavia, collegati e coordinati per orari e coincidenze con la rete ferroviaria, e poi ognuna delle 309 linee dei bus presenti - di cui 56 tra Monza, Brianza e area nord Milano - riviste e aggiornate alle esigenze del territorio, le frequenze delle corse rimodulate con anche servizi serali e notturni dove serve.

In pratica un sistema dei trasporti all’altezza di una città europea, una riorganizzazione generale del servizio di mezzi pubblici dell’intero bacino di Milano che si sostituisca all’attuale assetto suddiviso in 6 zone diverse e non coordinate che facevano capo alle Province e che quindi metta fine a un’organizzazione del trasporto pubblico inefficiente e scomoda se paragonata a quelle disponibili da decenni in altre grandi aree urbane d’Europa. Una rivoluzione della mobilità a lungo attesa ma da anni in ritardo, che solo nel settore nord di Milano (il cosiddetto Ambito B del bacino in cui rientrano Sesto, Cinisello, Monza e Brianza) interessa quasi 1,2 milioni di residenti, e che potrebbe finalmente iniziare a partire entro la fine di quest’anno. Si sta infatti concludendo la fase di aggiornamento dell’assetto di governance dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale del bacino della città metropolitana di Milano, Monza, Brianza, Lodi e Pavia, l’istituzione regionale avviata nel 2016 con il compito di organizzare, regolare e controllare il sistema del trasporto pubblico sul territorio. Un ente che nel 2019 ha portato ad avere come primo risultato tangibile il Sistema tariffario integrato (Stibm), quindi il biglietto unico valido per treni, bus e metropolitana nell’intero bacino milanese, mentre ancora non ha realizzato il Programma di servizi di bacino, il piano di riorganizzazione di tutta la rete dei bus pubblici del territorio di sua competenza che comprende 438 comuni, con una popolazione di 4,9 milioni di abitanti, su una superficie di 5.729 chilometri quadratie su sono attivi 20 diversi contratti di servizio, di cui 7 riguardano l’area di Monza e Brianza (tutti scaduti da anni e in proroga), con 8 diverse aziende di trasporto pubblico, a cui si aggiungono i 23 contratti relativi ai servizi urbani di Comuni non capoluogo. Una giungla in cui mettere ordine con il Programma di bacino, un piano che è stato predisposto nel 2019 e da allora è in attesa di essere messo in pratica con l’affidamento dei servizi attraverso una maxigara d’appalto dal valore superiore a 1 miliardo di euro che riassegni tutti i contratti del nuovo sistema di trasporto pubblico unitario. "La fase delle gare è quello che farà il nuovo consiglio di amministrazione dell’Agenzia e riuscirà a farlo entro il 2023. Noi lasciamo tutto pronto – spiega Daniele Bardone, attuale presidente dell’Agenzia Tpl del bacino milanese in scadenza di mandato –. La preinformativa per definire tutti i lotti di gara dei territori è stata predisposta a inizio 2022, sono state fatte le consultazioni e quindi al nuovo cda non resta che procedere con il percorso di gara".

La conclusione dell’incarico di Bardone coincide con la fase di cambiamento dell’Agenzia stessa, infatti a novembre si è conclusa la sua riorganizzazione che ha previsto l’ampliamento della compagine dei soci con l’ingresso anche di Comuni non capoluogo in rappresentanza delle proprie province: per la Brianza, oltre a Monza che come capoluogo era già rappresentato nell’Agenzia Tpl, sono entrati Vimercate e Misinto.

Il prossimo passo sarà quello di riunire la nuova assemblea dei soci che dovrà quindi scegliere il prossimo presidente e consiglio di amministrazione dell’Agenzia, che a sua volta nominerà il nuovo direttore. La convocazione dell’assemblea è prevista in un periodo tra fine gennaio e inizio febbraio, quindi subito dopo con la nomina dei nuovi amministratori l’Agenzia Tpl sarà pronta per mettere finalmente in moto l’attesa riorganizzazione del trasporto pubblico locale.