Ricordare i caduti per il Covid e credere in un futuro meno buio

Oggi alle 9.30 cerimonia alla casa di riposo Gavazzi che durante il lockdown ha contato 18 vittime

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Un momento significativo con una triplice valenza: ricordare chi non c’è più, sconfitto dal terribile virus. Ringraziare chi ha dato tutto, e oltre, per assistere i pazienti. E “festeggiare“, tra virgolette, per quello che è possibile e con le dita incrociate, l’attuale stato di Covid-free.

È in programma oggi alle 9.30, davanti alla casa di riposo Gavazzi, in via Canonico Villa. Dove nei mesi scorsi, come in tante Rsa, la situazione è stata drammatica. "Abbiamo avuto 18 ospiti deceduti – spiega il presidente Gian Battista Aceti -, più il nostro consigliere Ettore Motta e due mariti di nostre dipendenti. Sarà una cerimonia semplice in loro memoria. Ma anche un momento per ringraziare tutti i dipendenti che si sono fatti carico del problema. Poi, vogliamo che sia un momento di speranza: siamo a zero contagi , sono cominciati i nuovi ingressi, sono riprese le visite. Ne usciremo".

Durante la mattinata ci saranno gli interventi del sindaco Roberto Corti, del prevosto don Gianni Cesena, di esponenti della Gavazzi. "La situazione è delicata e complessa – aggiunge Aceti – perché si aggiunge un problema non indifferente: abbiamo 92 ospiti, su 120 posti. Per un nuovo ingresso ci vuole un iter di un mese. Perdiamo un’importante quota di rette e il fatturato scende, a fronte di costi maggiori. Non possiamo caricare gli utenti, che già pagano tra i 70 e i 75 euro al giorno. C’è bisogno di aiuti". Ale.Cri.