Monza, ricette false per la "droga del combattente": arrestato medico compiacente

Le ricette riguardavano soprattutto l'ossicodone, in carcere altre undici persone

La "droga del combattente" con la prescrizione di un medico compiacenteCon la compiacenza di un medico italiano, l’associazione, formata quasi interamente da individui egiziani, immetteva dei farmaci a base di oppiacei nel mercato degli stupefacenti. Le prescrizioni, fatte in favore di pazienti realmente malati ma ignari, permettevano ai sodali di acquisire le sostanze a costo zero, venendo le stesse rimborsate dal Sistema Sanitario Nazionale. Documentati danni per due milioni e mezzo di euro in quattro anni. Al medico arrivavano  600 euro ogni blocco di ricette (fino a 200 per volta) rilasciate. Alle prime luci dell’alba, nei Comuni di Trivolzio nel Pavese, Pero, Cornaredo, Corsico e Rho nel Milanese e Milano, i militari della Compagnia Carabinieri di Monza, coadiuvati in fase esecutiva da personale del Comando Provinciale di Monza e della Brianza, di Milano e Pavia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip al Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 individui, un medico di nazionalità italiana, già sottoposto agli arresti domiciliari per fatti analoghi, e 11 individui egiziani (di cui 4 irreperibili), indagati a vario titolo per spaccio di sostanze stupefacenti. prescrizioni abusive, associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato o della Pubblica Amministrazione, falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente servizio di pubblica necessità, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, esercizio abusivo di una professione, commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Marco Giovanni Santini ed eseguita dai militari del NOR della Compagnia di Monza nel biennio 2019-2021, prende spunto dal fermo nei confronti di un cittadino egiziano, bloccato in una farmacia monzese dove aveva acquistato un quantitativo spropositato di ossicodone, utilizzando ricette rubate da uno studio medico. Nella circostanza era stato il titolare della farmacia che, sospettando della genuinità delle prescrizioni, aveva allertato il 112. Dai successivi approfondimenti risultava come su 6.959 ricette di ossicodone rilasciate in Lombardia, circa il 30% erano state rilasciate in favore di individui di origine egiziana, e che 940 fossero state emesse da un singolo medico di Milano