Ricetta verde contro le bizze del clima

Investimenti in alberi e recupero delle acque disperse dalla rete idrica: il piano di gestore, Comuni e Provincia

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di Cristina Bertolini

Investire in alberi, piante e fiori e recuperare le acque disperse della rete idrica minore: BrianzAcque, Comuni e Provincia in un progetto unitario per contrastare gli effetti di isole di calore e bombe d’acqua devastanti che causano allagamenti.

BrianzAcque, con l’aiuto di Regione Lombardia, promuoverà la ripiantumazione di nuove aiuole spartitraffico in tutti i Comuni, i cosidetti Sistemi di drenaggio sostenibile (SuDS) per ridare verde e alberi a molti angoli dei centri urbani, permettere l’infiltrazione delle acque piovane de-impermeabilizzare e restituire drenaggio al terreni, riducendo il rischio di allagamenti e la formazione delle isole di calore. Verrà esteso quindi il progetto pilota già attuato a Bovisio Masciago e Cesano Maderno (per un totale di 2 milioni di euro, finanziato per circa 400mila dalle tariffe e il resto da finanziamento regionale). Finora la gestione delle aiuole è andata al risparmio, posando ovunque delle pietre che non necessitano cure, ma attirano calore. Si tratta invece di riportare il verde in tutti gli angoli delle città. Il progetto pilota, come osserva Riccardo Borgonovo, vicepresidente della Provincia, va incontro alla variante del Piano territorile di coordinamento provinciale (Ptcp) che mette fra le priorità la riqualificazione dei territori abbandonati e mal sfruttati, per la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Quindi, si punta a recuperare l’acqua finora dispersa tra fossi e rogge, il cosidetto reticolo minore trascurato, primo responsabile di esondazioni e allagamenti.

"A breve – anticipa il vicepresidente – inizieremo una mappatura di tutti i fossi e rogge e della rete fognaria. Abbiamo avviato un masterplan per tutta la provincia, per definire gli interventi per restituire capacità drenante a terreni divenuti impermeabili e siccitosi".

La riduzione dei terreni agricoli ha eliminato i fossi di guardia che un tempo delimitavano i campi, drenando l’acqua nel terreno. Per questo verranno incrementati anche i parchi dell’acqua che sagomano il terreno e lo rendono fruibile a costi minori delle 25 vasche volano costruite dal 2014, anch’esse capaci di trattenere le acque di pioggia in eccesso, per rilasciarle lentamente. BrianzAcque ad Arcore ha inaugurato il prototipo di Parco dell’acqua, progetto pilota di 1 ettaro con prati, sentieri, orti urbani. Aperto lo scorso fine settimana il secondo Parco dell’acqua da due ettari in un’area sportiva tra Bernareggio e Carnate, sarà inaugurato a settembre. In autunno prenderà il via il cantiere per la realizzazione del terzo tra Sulbiate e Aicurzio. "I consistenti investimenti idraulici, tecnologici e digitali realizzati per l’ottimizzazione delle nostre reti idriche con particolare riguardo all’interconnessione degli acquedotti e la capacità di accumulo delle nostre falde, per ora, ci permettono di non dover ricorrere a misure restrittive – sottolinea il presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci –. La grave siccità in corso va comunque monitorata".