Brianza, oltre 20mila in attesa del reddito di cittadinanza

È già processione ai centri di assistenza per le dichiarazioni Isee, la maggior parte guadagna sotto i 10mila euro

Reddito di cittadinanza, lavoro (foto archivio iStock)

Reddito di cittadinanza, lavoro (foto archivio iStock)

Monza, 21 febbraio 2019 -  Reddito di cittadinanza, la prima stima – ancora spannometrica nonostante manchino solo un paio di settimane al via libera per l’invio delle domande – parla di circa 20.500 famiglie beneficiarie tra Monza e la Brianza. Una previsione che rappresenta il 5,5% sul totale nazionale e che pone il nostro territorio al 101° posto nella classifica delle 110 province italiane. Mentre a livello regionale sarebbero 120mila i nuclei famigliari (corrispondenti a circa 400mila lombardi) che potrebbero ricevere il reddito di cittadinanza. Anche se, allo stato attuale, non c’è ancora nulla di definito. Il decreto non è stato ancora convertito in legge e tutto potrebbe ancora cambiare nel testo definitivo. Ma ormai la macchina burocratica è partita e, soprattutto, le aspettative dei cittadini si stanno traducendo in una continua processione ai centri di assistenza fiscale dei sindacati per chiedere informazioni e per farsi calcolare l’Isee (indicatore socio-economico) di famiglia.

Perché per ottenere il Reddito di cittadinanza occorre, ad esempio, che il patrimonio immobiliare (diverso dall’abitazione) non superi i 30mila euro, che non si posseggano più di 6mila euro a persona in titoli, che il reddito familiare ai fini Isee sia inferiore a 6mila euro se si possiede l’abitazione, a 9.360 se si è in affitto. In base agli ultimi dati del ministero delle Finanze, nel 2018 nella sola città di Monza gli 86.882 contribuenti hanno dichiarato un reddito complessivo di quasi 2,6 miliardi di euro, con una media di 29.868 euro a testa.

In particolare, 18.355 monzesi hanno dichiarato un reddito sotto i 10mila euro, 9.088 tra 10mila e 15mila, 25.601 tra 15mila e 26mila, 25.399 sotto i 55mila euro, 4.093 tra 55mila e 75mila, 3.190 tra 75mila e 120mila, e 1.924 oltre i 120mila euro. La Brianza resta, comunque, una terra ricca. Con un tasso di occupazione del 67% (il 72,9% per gli uomini, il 61,1% per le donne), a fronte di una media lombarda del 67,3% e nazionale del 58%. Mentre le persone in cerca di occupazione in provincia sono 29mila (14mila donne), con un tasso di disoccupazione del 7,1%. In questo contesto, l’Inps si potrebbe trovare a dover gestire le richieste di Reddito di cittadinanza di oltre 20mila famiglie.

Ben oltre il numero di circa 7mila beneficiari brianzoli del Reddito di inclusione, la precedente misura di contrasto alla povertà che prevedeva requisiti più severi. E che sarà prorogato fino alla piena operatività del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Dal 6 marzo sarà possibile richiedere il nuovo sussidio, bandiera elettorale del Movimento 5 stelle, direttamente online sul sito dedicato (www.redditodicittadinanza.gov.it), negli uffici postali e nei Centri di assistenza fiscale dei sindacati.

marco.galvani@ilgiorno.net