Reclusi senza il Green Pass, la Brianza corre a vaccinarsi

Il nuovo decreto convince gli indecisi: in poche ore prenotato il 90% delle dosi. Restano da raggiungere ancora 5mila insegnanti e 44mila ultra sessantenni

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Anche in Brianza l’effetto Green Pass convince gli indecisi: 9mila prime dosi prenotate in poche ore, il 90% delle fiale – 10mila – messe a disposizione da Ats per recuperare terreno su tutte le età entro l’1 agosto. Il Pirellone aveva chiesto alle aziende sanitarie territoriali di inserire i fuori sacco dopo l’estensione dell’uso della carta verde da parte del governo e l’appello del premier Draghi a partecipare alla campagna, così il direttore generale Silvano Casazza ha riorganizzato il calendario. Non solo. Ha aggiunto altre 7.500 dosi, metà delle quali già prenotate a loro volta dal 2 al 13 agosto. "Il Green Pass si è rivelato una leva importante per ampliare la platea – dice il direttore –. Un risultato da tener presente anche per gli altri renitenti".

Cioè gli insegnanti: "Ce ne sono da coprire ancora 5mila", solo una trentina si sono presentati ai vax-day organizzati per il personale scolastico dal 17 al 21 luglio. E gli over 60, "altra fascia critica, con 44mila da raggiungere in provincia grazie all’aiuto dei medici di famiglia". "Le nuove aperture entro agosto sono un ulteriore sforzo per agevolare l’immunizzazione, unico mezzo per contrastare e vincere il virus". Si prova così a fermare la variante Delta. A giugno, Alpha aveva registrato una incidenza del 64% sul totale e Delta solo dell’11%. In luglio, invece, Delta 59%, Alpha 14%. L’85% dei nuovi positivi non risulta vaccinato, mentre il 9% ha ricevuto una sola dose e solo il 6% ha concluso il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità il ciclo completo protegge al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dalla terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia.