Calcio, i genitori dei Pulcini della Sovicese: "Noi sempre in campo contro il razzismo"

Lunga lettera per spiegare la loro versione su quanto accaduto contro l’Aurora Desio: "Non abbiamos entito, ci saremmo ribellati"

Le iniziative anti-razzismo successive all’episodio avvenuto in Desio-Sovicese

Le iniziative anti-razzismo successive all’episodio avvenuto in Desio-Sovicese

Monza, 12 novembre 2019 - Parlano i genitori della squadra Pulcini 2009 della Sovicese. Anzi scrivono una lunga lettera per spiegare la loro versione rispetto a quanto accaduto a Desio nel pomeriggio di sabato 2 novembre quando si è tenuta la partita Aurora Desio-Sovicese. Per intenderci, quella dell’insulto «Negro di m...» rivolto da una mamma “ospite” a un calciatore aurorino di colore di appena dieci anni.

I genitori della Sovicese in sostanza chiedono, e si chiedono, il perché non è stato comunicato loro quanto accaduto nella immediatezza «in modo che avremmo potuto subito esprimere le nostre ragioni... Del comportamento che ci è stato attribuito. Noi genitori abbiamo appreso la notizia solo ed esclusivamente via web e tramite giornali, rimanendone atterriti. Il razzismo e le accuse mosse nei nostri confronti sono ben lontane dal nostro modo di vivere e dagli insegnamenti che, quotidianamente, ci impegniamo a trasmettere ai nostri figli», si legge nella prima parte della lettera. Che continua, «Il mister dell’Aurora Desio avrebbe potuto e dovuto riferire al nostro coach le parole apprese così da verificare l’accaduto e porre rimedio all’increscioso equivoco, così che, subito dopo l’incontro tenutosi, si sarebbe potuto accertare chi avesse sentito i presunti insulti, la portata degli stessi, chi avesse pronunciato la frase incriminata chiamando - in caso di necessità - anche le Autorità preposte ai controlli». 

I genitori della Sovicese puntualizzano nella lettera anche che «una frase così grave non sarebbe passata inosservata. Sarebbe sicuramente stata udita da un vasto pubblico, pubblico che si sarebbe sicuramente indignato e offeso profondamente a causa di una così gretta affermazione, per di più rivolta a un bambino. Il chiarimento nell’immediatezza del fatto, invece, purtroppo non è stato fatto e questo ha portato con sé gravi conseguenze per tutti Noi genitori e per i nostri figli, stigmatizzati da alcuni compagni di scuola come razzisti».  I genitori del gruppo 2009 della Sovicese fanno inoltre sapere che della loro squadra fanno parte anche due bambini stranieri i cui genitori l’altro sabato erano presenti tra il pubblico «e che, a fronte di un’affermazione razzista, sarebbero sicuramente insorti».

Anche la società Sovicese la scorsa settimana ha diffuso un comunicato stampa in cui si condannava qualsiasi forma di razzismo e «... chi ci conosce sa che da parte nostra c’è sempre stato, fin dall’inizio della nostra attività l’impegno nel comporre squadre di tutte le categorie in modo tale che risultassero eterogenee sia dal punto di vista sociale che etnico, al fine di favorire processi di integrazione tra i ragazzi».